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Schianto mostruoso contro il bus, Stefano muore a 19 anni

Pubblicato: 12/06/2025 07:54

Un’intera comunità in silenzio.Si piange la tragica morte di Stefano, il 19enne che ha perso la vita all’alba di martedì 11 giugno in un incidente stradale. La sua Mini Cooper si è schiantata frontalmente contro un bus Cotral della linea Anagnina-Colleferro, per una manovra azzardata su cui ora indagano i carabinieri.

La notizia della morte di Stefano si è diffusa rapidamente. Nel suo piccolo paese il lutto è collettivo. Il sindaco e tutta l’amministrazione comunale hanno diffuso un messaggio di cordoglio ufficiale, esprimendo “rispetto e silenzio” per una vita spezzata troppo presto. Sotto il post su Facebook, decine e decine di messaggi di dolore: “Ciao Stè, ci mancherai”, “Fai buon viaggio”, scrivono amici e conoscenti.

Lo schianto: un urto devastante, il corpo tra le lamiere

Era da poco passate le 7 del mattino quando l’auto, che viaggiava in direzione Roma, ha impattato con il mezzo pubblico che procedeva verso Rocca Priora. Il giovane era alla guida, da solo. L’urto è stato devastante: i vigili del fuoco hanno dovuto lavorare per estrarre il corpo senza vita dell’adolescente dalle lamiere. I sanitari del 118 non hanno potuto far altro che constatarne il decesso.

A bordo del bus, due passeggeri sono rimasti feriti e trasportati in codice giallo al pronto soccorso di Frascati e al policlinico Tor Vergata. L’autista, 50 anni, è stato medicato sul posto.

In molti, come Emanuela, Paola e Simona, parlano di “tragedia” e “tristezza infinita”, lasciando parole affettuose alla famiglia Massimi, affranta dalla perdita. A colpire, anche il messaggio di Antonella Zevini, madre di Giulia Capraro, un’altra giovane vittima della strada. “Atroce, un’altra madre come me. Appena possibile vorrei entrare in contatto con questa mamma”, ha scritto.

Sul profilo Facebook di Stefano, una foto del 2018 lo mostra ragazzino, in sella alla sua moto da cross. Più recente uno scatto con la sua auto, simbolo di una passione per i motori condivisa con il fratello Luca, meccanico ad Acilia. Un amore che lo ha accompagnato fino all’ultimo giorno.

Ora, a indagare su quanto accaduto sono i carabinieri, che dovranno accertare se a causare l’impatto sia stato un sorpasso azzardato, come ipotizzato in un primo momento. Mentre la città attende risposte, resta il vuoto incolmabile lasciato da Stefano, e il dolore di una famiglia e di una comunità che si stringono in un unico, profondo abbraccio.

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