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Sinner, cosa ha fatto dopo la sconfitta: solo adesso spunta la verità. Gesto emozionante

Pubblicato: 12/06/2025 18:08
sinner

Jannik Sinner ha sfiorato il sogno parigino ma ha dovuto inchinarsi a Carlos Alcaraz in una finale epica al Roland Garros, persa in cinque set dopo 5 ore e 29 minuti di battaglia sul rosso.

“Non dormirò molto bene stanotte, perdere così fa malissimo”, ha ammesso Sinner a caldo, rivelando il dolore di una sconfitta bruciante e una tensione affrontata con meticolosa concentrazione, soprattutto nei momenti decisivi del quarto set.

sinner alcaraz

Sinner torna a casa dopo la sconfitta

Per rimettere insieme i cocci di quel ko, il numero uno del tennis mondiale ha deciso di tornare a Sesto Pusteria, nel cuore dell’Alto Adige. Qui, lontano dai clamori del circuito, ha potuto riabbracciare la famiglia e ritrovare il calore delle sue radici. Un ritorno breve ma significativo: un invito alla normalità, un momento per ricordarsi da dove è partito e chi è, dentro e fuori dal campo.

Il sindaco Thomas Summerer, ospite a Rai Radio 1, ha raccontato con affetto il legame tra Sinner e il paese. “È tornato per poco tempo qui e stavolta non sono riuscito a incontrarlo, ma Jannik torna spesso qui dai suoi genitori”, ha rivelato, sottolineando la costante presenza del campione in paese e l’ammirazione che suscita tra la gente. Summerer ha poi regalato un’immagine semplice ma emblematica del campione: “L’ultima volta che ci siamo incontrati, lui girava con la Panda della mamma per portare il suo gatto dal veterinario.” Un dettaglio che racconta più di mille titoli.

Le parole del sindaco

Il sindaco ha poi aggiunto: “Sul nome del gatto? Non lo so, ma è un bel maschione.” Il primo cittadino ha descritto una scena da vita reale, con quel mix di affetto e quotidianità che rende Sinner un campione senza filtri. Tra gli aneddoti emersi c’è anche chi auspica di dedicargli una via o una piazza: “Si potrebbe anche dedicarla, forse attendendo che smetta di giocare” ha confidato Summerer, passando dall’aneddoto domestico all’onore eterno del suo paese.

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