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Sondaggi, la Supermedia settimanale premia il Pd: FdI tiene, il centrodestra no

Pubblicato: 12/06/2025 17:50

Dopo settimane dominate da tensioni internazionali, campagne referendarie e un secondo turno delle Comunali con risultati a tratti sorprendenti, i sondaggi tornano a raccontare il polso politico del Paese. E lo fanno con una Supermedia che, pur segnalando pochi scossoni complessivi, certifica un dato chiave.

Il Partito democratico, infatti, cresce, guadagnando esattamente un punto percentuale, probabilmente per effetto della manifestazione su gaza, un tema sul quale l’opposizione si è mostrata compatta e presente sui territori. Una sinistra apparsa più presente sui grandi temi civili, insomma.

Un dato confermato da più istituti

Il dato non sembra episodico: è una tendenza confermata da almeno tre diversi istituti, segnale di un possibile rafforzamento del partito leader nel campo progressista. A trarne vantaggio è la coalizione di centrosinistra, che accorcia lievemente il distacco dal centrodestra.

La coalizione di governo è ancora largamente in testa, ma non è immune da scricchiolii. In particolare, la Lega continua a perdere terreno. Mentre Forza Italia appare stabile ma senza slancio. Nel frattempo anche il Movimento 5 Stelle, possibile alleato del Pd, non registra dati positivi.

chi finanzia i partiti

Le percentuali dei partiti

Nel dettaglio delle forze politiche, Fratelli d’Italia resta nettamente primo con il 30,2%, in crescita di altri due decimali. Il Pd sale al 23,0%, segnando il miglioramento più rilevante del quadro. Il Movimento 5 Stelle scivola invece al 12,2%, in calo di tre decimali. Più contenuto il calo per Forza Italia, che si attesta all’8,9%, e per la Lega, ora all’8,4%.

Verdi e Sinistra restano stabili al 6,3%, mentre Azione perde ancora quota, fermandosi al 3,1%. Nessun cambiamento per Italia Viva (2,5%) e +Europa (1,8%). In lieve calo anche Noi Moderati, all’1,0%.

Il risultato delle coalizioni

Guardando alle coalizioni, il centrodestra si attesta al 48,5%, in leggero calo (-0,2), mentre il centrosinistra sale al 31,1%, guadagnando un punto netto. Il M5S resta isolato al 12,2%, in calo, e il Terzo Polo (Azione e Italia Viva) scende al 5,6%. Le forze minori sono complessivamente al 2,6%.

Se si volesse confrontare la squadra di governo con un’opposizione più allargata (il cosiddetto “campo largo”), la distanza diminuirebbe sensibilmente: 48,5 contro 43,3. E se a sinistra si unisse anche il terzo polo, l’ipotetico risultato di coalizione arriverebbe al 48,9. Ma sinora questa è solo fantapolitica.

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