
Un’immagine sorridente, un selfie di famiglia scattato tra le poltrone di un aereo diretto a Londra. È l’ultima foto di Pratik Joshi, esperto informatico originario dell’India, che da sei anni viveva e lavorava nel Regno Unito con un unico obiettivo: riunire la sua famiglia e dare ai suoi figli una nuova vita. Quella foto, condivisa con parenti e amici poche ore prima del decollo, è oggi il simbolo struggente di un sogno interrotto.
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L’attesa lunga sei anni
Pratik Joshi, professionista del settore software, aveva lasciato l’India sei anni fa per trasferirsi a Londra. Lontano dalla moglie e dai tre figli piccoli, ha affrontato anni di lavoro e sacrifici, aspettando le autorizzazioni necessarie per il ricongiungimento familiare. Un iter complesso e spesso estenuante, ma che sembrava finalmente arrivato a una conclusione felice.
Solo due giorni prima della partenza, la moglie di Pratik, la dottoressa Komi Vyas, aveva lasciato il suo lavoro. Medico stimata a Udaipur, nel Rajasthan, aveva deciso di rinunciare alla sua carriera per iniziare una nuova vita accanto al marito, in una città nuova, con nuovi progetti e nuove speranze per i figli.

Il volo per Londra e l’ultima foto
La mattina della partenza, la famiglia Joshi si è imbarcata sul volo Air India 171. L’entusiasmo era palpabile. I cinque si sono fatti un selfie sorridente, pieno di speranza e tenerezza. Quella foto, inviata ai familiari in India poco prima del decollo, è diventata l’ultimo contatto. L’ultima testimonianza di una gioia familiare fragile e irripetibile.
Il volo, partito regolarmente, non è mai arrivato a destinazione. Poco dopo il decollo, l’aereo ha subito un guasto improvviso e si è schiantato al suolo, senza lasciare superstiti. Tutti i passeggeri e i membri dell’equipaggio sono morti sul colpo. Tra le vittime, anche i tre bambini della famiglia Joshi, troppo piccoli per comprendere fino in fondo la portata del viaggio che stavano intraprendendo.
Una tragedia che colpisce due continenti
Lo schianto del volo Air India 171 ha causato un dolore diffuso e profondo. In India, nella città di Udaipur, la notizia ha provocato un vero e proprio choc: la dottoressa Komi Vyas era molto conosciuta e stimata per il suo lavoro in ambito medico. Numerosi pazienti e colleghi si sono detti sconvolti dalla perdita improvvisa di una figura tanto apprezzata.
A Londra, dove Pratik Joshi aveva costruito una solida carriera professionale, amici e colleghi faticano a credere che un uomo tanto determinato e gentile abbia visto infrangersi il sogno per cui aveva lottato per anni, proprio nel momento in cui stava finalmente diventando realtà.

Quando il futuro si frantuma in un istante
La storia della famiglia Joshi è la tragica rappresentazione di quanto fragile possa essere la speranza, anche quando alimentata da anni di sacrifici e lavoro silenzioso. La loro vicenda mette a nudo l’imprevedibilità della vita e la violenza di una fine tanto improvvisa quanto ingiusta. L’ultima immagine di famiglia, sorridente e serena, scattata tra le poltrone di un aereo, resta ora l’unica memoria visiva di ciò che sarebbe potuto essere.
In pochi secondi, un volo di sola andata verso la felicità si è trasformato in un lutto che ha attraversato confini, culture e generazioni. Un dolore che non riguarda solo chi ha conosciuto la famiglia, ma che commuove e interroga tutti. Perché dietro ogni passeggero di quell’aereo c’era un sogno, e quello della famiglia Joshi era tra i più puri: vivere insieme, finalmente, dopo anni di lontananza.