
A pochi giorni dal ritrovamento dei corpi di una giovane donna e della sua bimba di pochi mesi nel parco di Villa Pamphili a Roma, è stato arrestato in Grecia un uomo ritenuto responsabile di questo dramma. Si tratta di Rexal Ford, un cittadino americano di 46 anni, fermato a Skiathos, isola dell’arcipelago delle Sporadi, dove probabilmente stava pianificando di allontanarsi ulteriormente. Ora Ford dovrà rispondere dell’omicidio della bambina e di aver occultato il corpo della donna, presumibilmente sua compagna, la cui identità e cause della morte restano ancora sconosciute.
Il procuratore romano, Francesco Lo Voi, ha parlato di «robusti indizi» nei confronti dell’uomo, spiegando che è stato emesso un mandato di arresto europeo. Ford è stato posto in arresto provvisorio in Grecia e verrà estradato in Italia entro 20-25 giorni tramite una procedura accelerata. Per gli inquirenti si tratta con ogni probabilità di un duplice omicidio. La donna, infatti, è stata ritrovata nuda e chiusa in un sacco sotto una siepe nel parco.

Un comportamento “poco comprensibile”
Le indagini hanno evidenziato che Ford era spesso visto con la donna e la bambina, come confermato da alcune immagini delle telecamere di sorveglianza. Tuttavia, si è allontanato dall’Italia abbandonandole senza chiamare aiuto, cosa che gli inquirenti definiscono un comportamento «poco comprensibile». Al momento rimane un mistero il movente dell’omicidio della bimba, morta probabilmente poco prima del ritrovamento. Durante un controllo precedente al ritrovamento, Ford aveva dichiarato di essere il padre, ma «non ci sono ancora elementi scientifici per confermare il legame di parentela».
Le autorità hanno definito l’indagine «estremamente complessa». Si segue anche la pista della fuga: Ford era partito dall’aeroporto di Fiumicino l’11 giugno e forse intendeva lasciare anche la Grecia per sparire definitivamente. «Siamo intervenuti in tempo, evitando ulteriori fughe», ha commentato Lo Voi.
L’aiuto di una segnalazione televisiva

Fondamentale è stata la segnalazione giunta alla trasmissione “Chi l’ha visto?”. Un cittadino ha raccontato di aver assistito a una violenta lite tra Ford e la donna, in cui l’uomo, in evidente stato di agitazione, strattonava la compagna nonostante avesse la bambina in braccio. La scena era così grave da richiedere l’intervento delle forze dell’ordine, che identificarono Ford.

Le prime tracce della famiglia in Italia risalgono ad aprile 2025, anche se non risultano registrazioni nei portali ufficiali per affitti. I tre erano invece noti ai servizi della Caritas, con cui erano in contatto, e spesso venivano visti a Villa Pamphili e in altre zone di Roma, come il mercato di San Silverio, dove usavano i tavoli e i bagni pubblici. Diverse testimonianze descrivono Ford come una persona violenta: «Un mese fa ha aggredito un bambino che stava giocando e lo aveva disturbato», ha riferito qualcuno. Le indagini proseguono per chiarire ogni dettaglio, soprattutto sull’identità della donna e sulle cause del decesso.
