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Attacco senza precedenti, in fiamme il sito nucleare: il video che fa tremare il mondo

Pubblicato: 13/06/2025 09:07

Israele ha sferrato nella notte tra il 12 e il 13 giugno una serie di attacchi aerei “preventivi” contro obiettivi sensibili in Iran, colpendo presunti impianti nucleari, siti militari, fabbriche di missili balistici e obiettivi legati ad alti ufficiali. L’azione militare ha fatto impennare il prezzo del petrolio e alimenta il timore dell’apertura di un terzo fronte di guerra, accanto ai conflitti in Ucraina e a Gaza.

Fonti dei media iraniani e testimoni locali hanno riferito di forti esplosioni in varie aree del Paese, inclusa la zona di Natanz, dove si trova il principale impianto per l’arricchimento dell’uranio. In risposta all’operazione, Israele ha innalzato il livello di allerta e dichiarato lo stato di emergenza, temendo rappresaglie con droni o missili.

L’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) ha confermato che, secondo i dati forniti da Teheran, non sono stati registrati aumenti di radiazioni nel sito di Natanz, nonostante i danni causati dagli attacchi. Gli esperti stanno continuando a monitorare la situazione con attenzione.

L’AIEA ha inoltre precisato che la centrale nucleare di Bushehr, situata nel sud dell’Iran e spesso oggetto di preoccupazione internazionale, non è stata colpita nel corso dell’operazione israeliana. Il sito resta operativo e sotto sorveglianza.

Le autorità israeliane, pur non fornendo dettagli ufficiali sull’operazione, hanno ribadito la necessità di “agire preventivamente” contro quello che definiscono un rischio nucleare imminente. Il governo iraniano ha invece parlato di una “violazione del diritto internazionale”, minacciando ritorsioni.

A livello internazionale, la comunità diplomatica si mostra preoccupata per un’escalation che potrebbe infiammare ulteriormente il Medio Oriente. Le reazioni da Washington, Bruxelles e Mosca non si sono fatte attendere, mentre cresce la tensione sui mercati globali.

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