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Guerra in Iran, convocato d’urgenza il Consiglio di Sicurezza. Cosa sta succedendo

Pubblicato: 13/06/2025 17:06
guerra in iran

Oggi, venerdì 13 giugno 2025, il Consiglio di Sicurezza dell’Onu è stato convocato in sessione d’emergenza su richiesta formale dell’Iran, in risposta ai massicci raid aerei lanciati da Israele contro siti nucleari, militari e scientifici iraniani. Fonti diplomatiche del Palazzo di Vetro precisano che l’incontro si terrà alle 15 ora locale (le 21 in Italia).

il Consiglio di Sicurezza dell’Onu si confronta con una delle crisi più pericolose nel Medio Oriente recente, spinta dal conflitto tra Israele e Iran. È una riunione che potrebbe segnare una svolta, in cui diplomazia, diritto internazionale e pressioni geopolitiche si misureranno sul terreno del rischio escalation.

rising lion

Il contesto

Israele, con l’operazione denominata “Operation Rising Lion”, ha colpito diverse strutture chiave in Iran nella notte, segnando un’escalation significativa. Secondo fonti occidentali, vi sarebbero decine di vittime tra militari di alto profilo, scienziati nucleari e civili.

Teheran, colpita nei suoi centri strategici, ha risposto con un proprio attacco – oltre 100 droni verso il territorio israeliano – e ha inviato una lettera al Consiglio di Sicurezza, denunciando che questi attacchi costituiscono una violazione della sovranità nazionale, un atto di aggressione e crimini di guerra, e rivendicando il diritto all’autodifesa, sancito dall’Articolo 51 della Carta Onu.

Tono e portata della crisi

L’Iran definisce i raid israeliani un “atto di guerra”, condannabile sul piano sia giuridico sia morale. Il linguaggio è duro e non lascia spazio a interpretazioni. Alti ufficiali iraniani — tra cui membri dei Guardiani della Rivoluzione — sono stati uccisi. L’uso di armi contro siti sensibili apre scenari potenzialmente devastanti sul piano regionale .

Sul fronte diplomatico, mentre gli Stati Uniti negano ogni coinvolgimento diretto, occorre prestare attenzione: il coinvolgimento di potenze come Russia, Cina, Francia, Regno Unito e gli Stati arabi — tutti membri del Consiglio — sarà cruciale per stabilire se si potrà giungere a una richiesta di de-escalation o all’adozione di misure più incisive.

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