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Il bar esplode all’improvviso, incendio devastante: tutti in fuga, il video è spaventoso

Pubblicato: 13/06/2025 11:14

Un boato improvviso, poi le fiamme che hanno squarciato la notte: è accaduto tutto poco dopo le 23.15 a Jesolo, nella tarda serata di giovedì 12 giugno. Una violenta esplosione ha distrutto il bar trattoria “Bea Storia” in via Levantina, a pochi metri da piazza Drago, seminando il panico tra residenti e passanti. La deflagrazione, che per pochi istanti ha rischiato di trasformarsi in una tragedia ben più grave, è ora al centro di indagini approfondite.

Secondo le prime ricostruzioni, l’esplosione – probabilmente causata da una fuga di gas – ha innescato un incendio devastante. Le fiamme si sono propagate con rapidità, avvolgendo l’intera struttura e minacciando i piani superiori dell’edificio, dove si trovavano diverse persone. Altre piccole esplosioni si sono susseguite, alimentando il rogo e complicando le operazioni di soccorso.

Nel momento dell’incidente, all’interno della palazzina erano presenti lavoratori stagionali che alloggiavano nei piani alti. Sorpresi nel sonno, si sono rifugiati sui balconi, cercando riparo dal fuoco. Il pronto intervento dei vigili del fuoco ha permesso di metterli in salvo. In totale, dieci persone sono rimaste intossicate dal fumo, sette delle quali sono state ricoverate all’ospedale di Jesolo, le altre tre a San Donà di Piave. Tutti i pazienti sono stati dimessi nel giro di poche ore.

Sul posto sono intervenuti rapidamente i mezzi del Suem 118, insieme a vigili del fuoco e forze dell’ordine, che hanno domato l’incendio, evacuato l’edificio e messo in sicurezza l’intera zona. Grazie alla tempestività e alla coordinazione dei soccorsi, si è evitato un bilancio ben più drammatico.

Il sindaco di Jesolo, Christofer De Zotti, ha raggiunto la zona colpita durante le operazioni, fornendo assistenza e occupandosi personalmente della sistemazione notturna per le persone evacuate. Le indagini proseguono per accertare le cause esatte dell’esplosione. Al momento non si esclude alcuna pista, anche se l’ipotesi principale resta quella di un guasto all’impianto del gas. Il locale è stato posto sotto sequestro.

A complicare l’accertamento della dinamica è l’orario in cui è avvenuta la deflagrazione: il bar trattoria era chiuso e nessuno era presente al piano terra, rendendo difficile capire quando si sia verificata la perdita. Le autorità stanno ora analizzando eventuali violazioni di sicurezza o anomalie tecniche nell’impianto.

«Voglio sottolineare l’eccellente coordinamento tra i soccorsi», ha dichiarato Mauro Filippi, direttore generale dell’ULSS 4 Veneto Orientale, come riportato dal Corriere del Veneto. L’intervento è stato gestito dalla dottoressa Elena Momesso, responsabile del dipartimento emergenza-urgenza, che ha attivato il Posto Medico Avanzato (PMA) per le maxi emergenze.

«Il presidio ospedaliero di Jesolo ha avuto un ruolo chiave nel garantire una risposta rapida ed efficace», ha aggiunto Filippi. Medici, infermieri, operatori del 118 e forze dell’ordine hanno dimostrato grande professionalità, riuscendo a evitare una tragedia di dimensioni maggiori. La città di Jesolo, oggi, fa i conti con la paura ma anche con un senso profondo di gratitudine verso chi ha lavorato instancabilmente per salvare vite.

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