
Nel vasto panorama dei richiami alimentari, non sono rari i casi in cui precauzioni sanitarie obblighino aziende e produttori a ritirare dal mercato alcuni prodotti. Spesso si tratta di misure preventive, adottate per tutelare le persone più vulnerabili, come chi soffre di allergie o intolleranze. Ed è proprio in questo contesto che arriva una nuova segnalazione che coinvolge alcuni noti liquori aromatizzati.
L’attenzione resta alta quando si tratta di etichettatura degli allergeni, un aspetto fondamentale per garantire sicurezza e trasparenza al consumatore. Un dettaglio mancato può rappresentare un rischio concreto per chi ha patologie alimentari, motivo per cui determinati prodotti sono stati recentemente oggetto di ritiro.
Ritirati due lotti di liquori per allergeni non dichiarati
Il richiamo riguarda due varianti di liquori al cioccolato molto apprezzati per il loro sapore: la versione Gold Chocolate Cream (17% di alcol) e la White Vanilla Chocolate Cream (15%). Il problema, segnalato tramite una comunicazione ufficiale, è la mancata indicazione in etichetta di una dicitura obbligatoria: quella che avvisa della presenza di latte e derivati, incluso il lattosio.
I prodotti sono distribuiti in bottiglie da 700 ml, anche se nei documenti tecnici compare un peso complessivo di 1,4 kg, che include il contenitore in vetro. I lotti interessati dal provvedimento sono:
- L23161 per la White Vanilla Chocolate Cream
- L23162 per la Gold Chocolate Cream
A realizzarli è un’azienda con sede a Salisburgo, specializzata in distillati aromatizzati, che ha avviato il ritiro su indicazione delle autorità sanitarie italiane.
Il richiamo è precauzionale: attenzione per chi è allergico
Il ritiro è a scopo cautelativo, con una raccomandazione specifica rivolta alle persone allergiche al latte o intolleranti al lattosio: evitare il consumo dei prodotti appartenenti ai lotti segnalati. Chi ne fosse in possesso può riportare le bottiglie al punto vendita per ottenere il rimborso o la sostituzione. Per chi non ha restrizioni alimentari, invece, il consumo non rappresenta un rischio.
La segnalazione si inserisce in un contesto più ampio di allerte alimentari registrate nelle ultime settimane: tra queste, il richiamo di salumi, tartufi dolci, tofu e cozze, per ragioni che vanno dalla presenza di batteri patogeni fino a errori di etichettatura. Segno di un monitoraggio costante volto a tutelare la salute pubblica.