Aveva solo 14 mesi quando sparì. Tredici anni dopo, Chantal Tonello è stata ritrovata a circa 150 chilometri da Budapest, in una piccola località ungherese, Mezotur. Era scomparsa il 30 novembre 2012, portata via dalla madre, Stallai Klaus Is Illdolo, di nazionalità ungherese. Il ritrovamento è avvenuto grazie a un blitz congiunto tra la polizia italiana e le autorità ungheresi.
A darne notizia è stato il Tg1, che ha pubblicato un aggiornamento sui suoi canali social. La donna risulta ora in stato di fermo, dopo essere stata colpita da un mandato di cattura internazionale emesso dalle autorità italiane.
La lunga battaglia del padre
L’intera vicenda ha avuto grande eco negli anni grazie all’incessante impegno del padre, Andrea Tonello, imprenditore di Codiverno di Vigonza, in provincia di Padova. Non si è mai arreso: ha partecipato a trasmissioni televisive, mobilitato l’opinione pubblica e usato ogni mezzo a disposizione, dai social fino a un appello personale rivolto nel 2023 alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
Il sequestro avvenne nel 2012, quando la madre si trasferì con la figlia in Ungheria e comunicò all’ex compagno che non sarebbe più tornata. Da quel momento, per Tonello è cominciato un dramma privato e giudiziario lungo più di un decennio.
Un’indagine lunga e silenziosa
Nel 2018, un primo segnale concreto: il Viminale annunciò la nascita di un pool investigativo congiunto tra Italia e Ungheria per rintracciare la minore. Ma solo dopo altri sette anni di indagini, nel riserbo più assoluto, si è arrivati all’individuazione del nascondiglio della donna e della figlia.
Le forze di sicurezza ungheresi, coordinate con la procura generale di Venezia, hanno fatto irruzione nella casa dove vivevano madre e figlia, mettendo fine a una fuga durata tredici anni. Ora si attende il rientro della ragazza in Italia, mentre le autorità valuteranno le condizioni psicologiche e familiari in cui è cresciuta.