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La sindaca indagata per corruzione: chiesti i domiciliari

Pubblicato: 13/06/2025 13:07
sindaca Pd Prato indagata

Corruzione, rapporti d’affari e finanziamenti elettorali al centro dell’inchiesta che scuote la politica toscana. La procura della Repubblica di Firenze ha notificato un avviso di garanzia alla sindaca di Prato, Ilaria Bugetti, esponente del Partito democratico, nell’ambito di un’indagine su presunti finanziamenti illeciti ricevuti durante la campagna elettorale del 2024.
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Secondo quanto riferito dagli inquirenti, nella mattinata del 13 giugno gli agenti hanno perquisito gli uffici e l’abitazione privata della sindaca, notificandole contestualmente un invito a comparire per un interrogatorio che si svolgerà nei prossimi giorni. La procura ha avanzato anche la richiesta di arresti domiciliari, ma la decisione finale spetterà al giudice per le indagini preliminari, in base alle nuove disposizioni introdotte con la riforma Nordio.

Le parole della sindaca

Bugetti ha reso pubblica la notizia con un comunicato ufficiale, nel quale ha dichiarato: “Ritengo sia mio dovere immediatamente comunicare di aver ricevuto un avviso di garanzia dalla Procura della Repubblica di Firenze”. La sindaca ha chiarito di voler collaborare pienamente con gli organi inquirenti, esprimendo fiducia nella magistratura e rivendicando la correttezza del proprio operato: “Sono a disposizione delle autorità, spiegando le mie ragioni, con la certezza che il mio operato è sempre stato improntato alla correttezza personale, istituzionale nonché giuridica”.

I legami con l’imprenditore Riccardo Matteini Bresci

L’indagine, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Firenze, è iniziata circa due anni fa e coinvolge anche l’imprenditore Riccardo Matteini Bresci, ex amministratore del Gruppo Colle di Cantagallo. Bresci è stato arrestato nel maggio 2024 per un altro filone d’inchiesta, legato a presunti favori ottenuti dall’allora comandante della Compagnia dei carabinieri di Prato, il colonnello Sergio Turini.

Secondo gli inquirenti, Bugetti avrebbe avuto contatti con Matteini Bresci già in passato, durante il suo mandato da sindaca di Cantagallo, e successivamente durante la sua attività da consigliera regionale per il Pd. In quel periodo, Bresci avrebbe cercato di influenzare Bugetti per tutelare i propri interessi imprenditoriali, chiedendole di intervenire per favorire le sue attività.

Le accuse della procura

Il cuore dell’accusa ruota intorno a presunti finanziamenti elettorali ricevuti da Bugetti. Secondo le ipotesi della procura, tali contributi avrebbero avuto lo scopo di ottenere favori politici in cambio. La sindaca avrebbe beneficiato del sostegno diretto di Matteini Bresci nella campagna per le amministrative del 2024, durante la quale ha ottenuto la vittoria al primo turno con il 52% dei consensi. L’imprenditore, secondo quanto emerge dalle carte dell’inchiesta, avrebbe avuto un ruolo chiave nella mobilitazione del consenso, sostenendo economicamente e logisticamente la campagna elettorale.

Una vicenda che scuote il centrosinistra

La posizione della sindaca Bugetti rappresenta una grana politica per l’intera coalizione di centrosinistra che l’ha sostenuta alle elezioni. Sebbene Bugetti abbia confermato la volontà di continuare a svolgere il proprio incarico “con dedizione e attenzione al bene comune”, l’avviso di garanzia e la richiesta di misura cautelare pongono interrogativi sul futuro dell’amministrazione pratese.

Il Partito democratico, al momento, non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali sulla vicenda, ma nelle prossime ore potrebbero arrivare prese di posizione che chiariranno l’atteggiamento del partito nei confronti della propria esponente.

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