
Un drammatico episodio di femminicidio è avvenuto in pieno giorno, sotto gli occhi di alcuni passanti. L’evento ha sollevato un’ondata di sgomento tra i residenti, già provati da recenti episodi di cronaca che hanno acceso i riflettori sulla sicurezza e sulla tutela delle vittime di violenza.
Il tragico episodio si è consumato in un’area frequentata della città, aumentando il senso di vulnerabilità tra la popolazione locale. A pochi passi dal luogo dell’aggressione, alcuni cittadini hanno raccontato di aver sentito le urla della donna e di essere accorsi senza però riuscire a fermare l’uomo, che ha agito con brutale determinazione.

La vittima lavorava come badante
La donna di 45 anni era madre di due figli e lavorava come badante. La mattina della tragedia si stava recando all’abitazione di un’anziana assistita per il turno notturno, quando è stata sorpresa dall’ex marito. L’uomo l’ha raggiunta nel parco di via Bennaduci e l’ha aggredita con un coltello, infliggendole ferite mortali.
Alcuni testimoni oculari hanno riferito che l’aggressore avrebbe continuato a colpire la vittima anche dopo che era caduta a terra priva di vita. Subito dopo, si sarebbe seduto su una panchina nei pressi del luogo del delitto, pronunciando parole agghiaccianti: “Ho fatto quello che dovevo”.
Intervento delle autorità e tragico epilogo
I soccorsi sono stati immediati, con l’arrivo sul posto dei sanitari del 118 e dei carabinieri di Tolentino e Macerata, ma per la vittima non c’è stato nulla da fare. Le ferite riportate erano troppo gravi e il decesso è avvenuto sul colpo. Sul luogo del delitto è accorso anche il sindaco Mauro Sclavi, che ha espresso vicinanza alla famiglia e alla comunità locale.
I figli della donna, entrambi maggiorenni, sono stati affidati ai servizi sociali per ricevere il necessario supporto psicologico. Non risultano denunce precedenti nei confronti dell’assassino, ma l’episodio ha riacceso il dibattito sulla necessità di prevenire episodi di violenza domestica e tutelare le donne in situazioni di rischio.