
La guerra tra Iran e Israele sta avendo ripercussioni drammatiche non solo a livello umanitario, ma anche su eventi di natura completamente diversa, come il calcio internazionale. La chiusura dello spazio aereo iraniano e le condizioni di sicurezza precarie hanno bloccato la partecipazione di della punta dell’Inter al Mondiale per Club.
Il conflitto, scoppiato di recente, ha reso instabili gli equilibri nella regione, con bombardamenti e tensioni che coinvolgono anche civili e infrastrutture. In questo scenario, anche le attività sportive subiscono gli effetti della crisi geopolitica.

Mehdi Taremi, attaccante iraniano dell’Inter, non parteciperà al Mondiale per Club in corso negli Stati Uniti. La conferma è arrivata nelle ultime ore: il giocatore, impossibilitato a lasciare il suo Paese, resterà a Teheran, lontano dalla spedizione nerazzurra.
Le ragioni del blocco
La situazione in Iran, aggravata dal conflitto con Israele, rende impraticabili gli spostamenti internazionali. Lo spazio aereo del Paese è chiuso e i viaggi via terra sono considerati troppo rischiosi. Taremi si trova in un luogo sicuro a Teheran, protetto dai bombardamenti, ma l’idea di una sua partenza è stata scartata.

L’Inter, in contatto continuo con le autorità iraniane e con il giocatore stesso, ha cercato di trovare una soluzione nelle ultime 24 ore, ma l’escalation del conflitto ha reso ogni tentativo vano.
L’assenza di Taremi, sebbene non centrale per le strategie di gioco nerazzurre, rappresenta comunque una sfida logistica. Il giocatore, utilizzato principalmente come punta di riserva, avrebbe potuto offrire alternative tattiche durante il torneo. Tuttavia, in un contesto di guerra, il calcio passa inevitabilmente in secondo piano. Il club ha espresso vicinanza al giocatore, rassicurato dal fatto che sia in condizioni di sicurezza. L’Inter si prepara ora ad affrontare il Mondiale per Club con l’augurio che la situazione geopolitica possa presto migliorare.