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Supermercati, ecco dove si spende meno: la classifica con diverse sorprese

Pubblicato: 14/06/2025 16:21

L’aumento dei prezzi alimentari sta colpendo milioni di famiglie italiane, che ogni mese si trovano a dover gestire un carrello della spesa sempre più costoso senza veder crescere in proporzione stipendi o redditi. Le voci principali che pesano di più sono i prodotti di uso quotidiano, come pasta, pane, carne e verdura, che non possono essere evitati e quindi obbligano a scelte più mirate, spesso a scapito della varietà e della qualità.
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In questo contesto difficile, il confronto tra i punti vendita diventa una necessità più che una semplice abitudine. Molti consumatori ormai organizzano la propria spesa settimanale in base alle offerte promozionali, spostandosi tra diverse catene nel tentativo di ridurre l’impatto sui bilanci familiari, anche a costo di percorrere qualche chilometro in più o rinunciare a un servizio più comodo.

Proprio per fornire uno strumento pratico e affidabile ai cittadini, Altroconsumo ha realizzato un’indagine su larga scala che analizza i prezzi di 1.140 supermercati distribuiti in 65 città italiane, raccogliendo più di 1,4 milioni di dati relativi a 126 categorie di prodotti. Si tratta di una delle più ampie rilevazioni mai condotte nel settore della distribuzione, capace di offrire un quadro chiaro della situazione attuale in termini di convenienza e risparmio.

I risultati della classifica Altroconsumo

Secondo la classifica stilata da Altroconsumo, il punto vendita più conveniente per una spesa mista, cioè composta sia da prodotti di marca sia da quelli a marchio del supermercato, è Famila superstore, che riesce a coniugare prezzi bassi e ampia offerta. Subito dietro si piazzano Conad e Pam, che si collocano con un livello di prezzo superiore del 4% rispetto al primo classificato, ma comunque competitivo rispetto alla media nazionale.

In fondo alla classifica si trovano invece Carrefour Market, ultimo per rapporto qualità-prezzo nel segmento della spesa mista, e Bennet, penultimo nonostante sia ben posizionato in altre categorie. Le differenze tra le prime e le ultime posizioni della lista possono incidere in modo significativo sul portafoglio dei consumatori più attenti, in particolare per chi deve fare i conti con una famiglia numerosa o un reddito fisso.

Altroconsumo stima che una famiglia composta da quattro persone, scegliendo il supermercato più conveniente, possa arrivare a risparmiare fino a 3.400 euro all’anno rispetto a chi effettua la spesa in un punto vendita più caro. Questo margine, in un anno, può fare la differenza per le spese scolastiche, sanitarie o anche per sostenere eventuali imprevisti, ed è un segnale forte sull’importanza di una scelta consapevole del luogo dove acquistare.

Discount, prodotti di marca e risparmio reale

Cambia molto la classifica se si considerano soltanto i prodotti di marca. In questo caso, al primo posto si colloca Bennet, seguito da Esselunga, Famila superstore e Spazio Conad. La distanza di prezzo tra le varie catene si riduce, ma resta comunque sensibile per chi è abituato ad acquistare solo articoli delle grandi marche. Sul fondo restano Carrefour Market, Coop e Conad, che in questo segmento risultano meno competitivi.

I discount continuano però a rappresentare la vera frontiera del risparmio. Catene come Lidl, Eurospin e Aldi offrono una spesa completa a prezzi molto più bassi rispetto alla media, con prodotti che oggi raggiungono livelli qualitativi sempre più alti. Per la spesa mista si distingue anche In’s Mercato, che riesce a mantenere una buona qualità e un livello di prezzo accessibile.

Secondo Altroconsumo, facendo la spesa esclusivamente nei discount si può raggiungere il massimo risparmio annuo, proprio perché queste catene tagliano i costi di marketing e logistica e propongono prodotti selezionati con un ottimo rapporto tra qualità e prezzo. In un periodo in cui ogni centesimo conta, questa opzione diventa sempre più popolare tra le famiglie italiane.

Nord e Sud: un’Italia divisa anche al supermercato

L’indagine di Altroconsumo mette in evidenza anche profonde differenze territoriali. Al Nord il margine di risparmio tra un punto vendita e l’altro è decisamente più elevato. In città come Cremona, ad esempio, la differenza di spesa tra il supermercato più caro e quello più economico può toccare il 25%. A seguire si trovano Como, Roma, Verona e Milano, con percentuali intorno al 17%.

Nel Sud, invece, i margini di risparmio si assottigliano. A Reggio Calabria e Catanzaro la differenza tra il supermercato più conveniente e quello più caro è inferiore all’1%. Anche città come Teramo, Napoli e Savona mostrano un divario minimo, segno che in molte aree meno ricche del Paese anche i prezzi della spesa risultano più alti del dovuto.

Nonostante i redditi medi più bassi, molte regioni del Centro-Sud hanno una spesa alimentare superiore rispetto alle aree più ricche, un paradosso che fa emergere un ulteriore problema sociale. In regioni come Trentino-Alto Adige, Veneto, Lombardia e Toscana, dove il reddito medio è più alto, il costo della spesa risulta invece più accessibile grazie anche a una maggiore competizione tra catene.

Le scelte dei consumatori e il ruolo delle promozioni

Di fronte a questo scenario, molti consumatori si stanno orientando sempre più verso una spesa pianificata, fatta di liste preparate in anticipo, confronto tra volantini e uso di app per il monitoraggio dei prezzi. In questo modo si cerca di massimizzare il risparmio senza rinunciare alla qualità dei prodotti.

Le promozioni, in questo senso, assumono un ruolo cruciale. Chi riesce a sfruttare le offerte speciali, soprattutto su prodotti non deperibili, può ridurre notevolmente il costo della spesa mensile. Tuttavia, la frequenza e la durata delle promozioni variano molto da catena a catena, e richiedono attenzione e aggiornamento costante.

In conclusione, scegliere con cura dove fare la spesa diventa una vera e propria strategia economica. Non si tratta più solo di abitudine o comodità, ma di un comportamento necessario per affrontare un contesto economico che mette a dura prova le famiglie. La classifica dei supermercati di Altroconsumo rappresenta oggi una guida concreta per navigare tra scaffali e offerte con maggiore consapevolezza.

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