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Elicottero perde quota e si schianta: a bordo anche un neonato, dolore immenso

Pubblicato: 15/06/2025 11:21

Un altro tragico schianto nei cieli ha spezzato la vita di sette persone. Un velivolo, in fase di rientro da una zona montuosa, si è improvvisamente schiantato al suolo. Nessuno dei passeggeri è sopravvissuto, e tra le vittime c’è anche un bambino di pochi mesi. Le autorità hanno aperto un’indagine per stabilire se il volo dovesse essere autorizzato viste le condizioni meteorologiche avverse.

È il secondo incidente aereo in pochi giorni, in un contesto già segnato da un drammatico disastro che ha provocato centinaia di morti. Anche in questo caso, si ipotizza che la causa sia riconducibile a fattori ambientali estremi, ma i rilievi ufficiali sono ancora in corso. La dinamica dell’impatto e le responsabilità devono essere ancora chiarite.

Il fatto è avvenuto in India, sull’Himalaya, durante il rientro di un elicottero privato che trasportava sei passeggeri, tutti pellegrini induisti, e il pilota. Erano partiti dal tempio di Kedarnath, un luogo sacro situato a 3.584 metri di altitudine, dedicato al dio Shiva. Il mezzo si è schiantato pochi minuti dopo il decollo: a bordo, nessun superstite.

Tra le vittime, confermano le autorità, c’è anche un neonato. Il comandante del velivolo era un pilota esperto, ma la visibilità ridotta e il forte vento avrebbero reso estremamente pericoloso il rientro. Il responsabile del turismo del distretto, Rahul Chaubey, ha spiegato alla stampa che le condizioni meteorologiche “erano proibitive” e che il volo non avrebbe forse dovuto partire.

La zona del Kedarnath è meta di un intenso flusso di pellegrini soprattutto durante l’estate, quando il clima in teoria è più favorevole. Ma l’instabilità atmosferica, tipica delle alte quote, resta una costante incognita. I soccorsi, allertati subito dopo la scomparsa del segnale, hanno raggiunto il punto dell’impatto soltanto dopo alcune ore a causa del terreno impervio.

Il disastro giunge appena tre giorni dopo il tragico incidente del volo Air India AI171, un Boeing 787 Dreamliner partito da Ahmedabad e diretto a Londra, precipitato con oltre 240 persone a bordo. In quel caso, solo un passeggero è sopravvissuto. «Trenta secondi dopo il decollo ho sentito un forte rumore», ha raccontato. «Poi è stato il buio».

Due tragedie aeree in meno di una settimana che riaccendono l’allarme sicurezza sul trasporto civile e turistico in India. Mentre si attendono le analisi delle scatole nere del volo AI171, ora si apre un nuovo filone investigativo anche per l’incidente sull’Himalaya. Le famiglie delle vittime chiedono risposte. E soprattutto giustizia.

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