
Un sussulto nel buio, breve ma deciso, come un colpo secco sotto i piedi. Le pareti sembrano stringersi per un attimo, poi tornare al loro posto, mentre il silenzio della notte si riempie di allarmi e passi confusi. Qualcuno si alza di scatto, altri rimangono immobili nei letti, ascoltando quel brivido che corre nei muri. Non ci sono urla, solo il battito più veloce del cuore e la luce accesa di una lampada che oscilla appena.
Fuori è tutto fermo, ma lo è per poco. Gli occhi cercano nel cielo qualche segnale, il cellulare vibra sul comodino con le prime notifiche. In strada, i più ansiosi si scambiano sguardi rapidi, mentre nelle case si riprende lentamente il controllo. È durato solo un attimo. Ma abbastanza da spezzare il sonno.

Scossa di magnitudo 3.3, epicentro localizzato a Leni
Alle 00:54 una scossa di terremoto di magnitudo 3.3 è stata registrata dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, con epicentro a Leni, in provincia di Messina, a una profondità di circa 10,3 km. Il sisma ha colpito una zona interna all’arcipelago delle Eolie, in una fascia di media sismicità già nota ai geologi.
L’evento, pur non avendo provocato danni a persone o edifici, è stato avvertito chiaramente dalla popolazione locale, soprattutto nei comuni vicini. Decine di cittadini hanno segnalato l’accaduto sui social e alle autorità, spinti dalla sorpresa e da una comprensibile inquietudine.
Nessun danno ma notti sempre più fragili
Le verifiche della Protezione civile e dei tecnici comunali non hanno riscontrato conseguenze gravi, ma sono stati comunque programmati sopralluoghi nelle strutture pubbliche. Le autorità locali invitano alla prudenza e a non sottovalutare nemmeno i fenomeni di lieve entità, soprattutto in territori noti per la loro fragilità geologica.
L’arcipelago resta sotto costante osservazione: le Eolie, soggette a movimenti sismici e vulcanici, vivono ogni episodio con una memoria lunga e una consapevolezza che viene da secoli di convivenza con la forza della natura.