
Un gesto quotidiano, come mangiare della frutta a fine pasto, si è trasformato in una tragedia inimmaginabile. Gli incidenti domestici, spesso sottovalutati, rappresentano una delle principali cause di mortalità infantile, specialmente nei primi anni di vita. La difficoltà nel riconoscere i segnali di soffocamento e l’inesperienza nell’affrontare situazioni di emergenza possono amplificare le conseguenze di eventi simili.
Il rischio di soffocamento nei bambini piccoli è un problema noto, soprattutto quando si tratta di cibi solidi come frutta o verdure di piccole dimensioni. Nonostante gli sforzi di sensibilizzazione sul tema, episodi tragici continuano a verificarsi, portando alla luce l’importanza di interventi rapidi e mirati.

Questa volta il dramma si è consumato a Revine Lago, in provincia di Treviso, dove una bambina di appena 2 anni e 4 mesi, Viviana Maria Barel, è morta soffocata da una ciliegia. La tragedia è avvenuta nella serata di sabato. Nonostante il tempestivo intervento dei genitori e dei medici del Suem 118, per la piccola non c’è stato nulla da fare. Sul luogo sono intervenuti anche i Carabinieri per raccogliere informazioni sull’accaduto.
La famiglia era riunita a tavola dopo cena quando Viviana, che stava consumando della frutta, ha improvvisamente smesso di respirare. Il frutto, probabilmente una ciliegia, le è andato di traverso, impedendole di respirare. La bambina era in compagnia della mamma Alessandra, del papà Renato, entrambi quarantenni, e delle due sorelle maggiori.

I tentativi disperati di soccorso
I genitori, resisi conto della gravità della situazione, hanno immediatamente chiamato i soccorsi e tentato di rianimare la piccola. Nel frattempo, una vicina di casa, infermiera presso il pronto soccorso di Vittorio Veneto, è accorsa per aiutare. Tuttavia, nonostante i ripetuti tentativi, ogni sforzo per salvare Viviana si è rivelato vano.
Dolore e comunità sotto shock
La comunità di Revine Lago è profondamente colpita dalla tragedia che ha coinvolto una famiglia conosciuta e stimata. Il dramma riaccende l’attenzione sui rischi di soffocamento nei bambini piccoli e sull’importanza della prevenzione.
Le autorità hanno aperto un’indagine per ricostruire nel dettaglio quanto accaduto, ma il caso appare un tragico incidente domestico.