
Un nuovo studio italiano conferma il legame tra cibi ultra-processati e invecchiamento precoce. Secondo i ricercatori dell‘I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli, in collaborazione con l’Università LUM, una dieta ricca di cibi industriali potrebbe accelerare l’età biologica, compromettendo la salute a lungo termine. La ricerca, pubblicata sulla prestigiosa rivista The American Journal of Clinical Nutrition, si basa su dati dello Studio Moli-sani, che da 20 anni monitora la salute di oltre 25.000 cittadini adulti del Molise. Attraverso questionari alimentari dettagliati, gli scienziati hanno misurato il consumo di alimenti ultra-processati (UPF), rilevando una chiara correlazione tra il loro consumo e un invecchiamento biologico più rapido. A differenza dell’età anagrafica, l’età biologica riflette lo stato reale dell’organismo: funzionalità degli organi, salute dei tessuti e livelli di infiammazione. Nello studio, è stata stimata con oltre 30 biomarcatori ematici. I risultati? Chi consuma più UPF mostra un’età biologica superiore a quella cronologica, anche se segue una dieta nutrizionalmente corretta.
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Quali sono gli alimenti ultra-processati?
I cibi ultra-processati includono: snack dolci e salati confezionati; bibite zuccherate e gassate; pane confezionato e cereali da colazione; piatti pronti surgelati e zuppe istantanee; yogurt aromatizzati e dessert industriali. Questi alimenti subiscono numerose trasformazioni industriali, con l’aggiunta di zuccheri, grassi, sale, coloranti, conservanti e aromi artificiali. Spesso presentano etichette lunghe e poco comprensibili e sono progettati per una lunga conservazione. Perché fanno male? Alterano la struttura naturale degli alimenti, riducendo fibre, vitamine e nutrienti. Possono inoltre generare composti dannosi per l’organismo durante i processi industriali. Infine, favoriscono infiammazione cronica e squilibri del microbiota intestinale.

Consigli per una dieta anti-invecchiamento
Questa ricerca evidenzia che la qualità della dieta non va misurata solo in calorie, zuccheri o grassi, ma deve considerare anche il grado di lavorazione industriale degli alimenti. Educare i consumatori a leggere le etichette e a scegliere cibi freschi e minimamente lavorati è fondamentale per la prevenzione dell’invecchiamento precoce. Bisogna inoltre:
– Scegliere prodotti freschi e poco lavorati;
– Seguire la Dieta Mediterranea tradizionale;
– Evitare alimenti confezionati con ingredienti artificiali e additivi;
– Limita l’uso di piatti pronti, snack industriali e bibite zuccherate.