Vai al contenuto

Israele-Iran, Crosetto: “Guerra più pericolosa, può allargarsi più facilmente”

Pubblicato: 16/06/2025 10:57
Israele Iran guerra Crosetto

La guerra tra Israele e Iran è la più pericolosa che potesse esplodere”. È con queste parole che il ministro della Difesa Guido Crosetto ha lanciato un allarme netto e diretto durante un’edizione straordinaria del Tg1, intervenendo sull’escalation militare in corso tra Teheran e Tel Aviv. Le sue dichiarazioni non lasciano spazio a interpretazioni: il conflitto ha tutte le caratteristiche per espandersi rapidamente e generare gravi conseguenze economiche globali.
Leggi anche: Crosetto contro Netanyahu: “Sbaglia, i suoi attacchi non sono più tollerabili”

Secondo Crosetto, la tensione attuale rappresenta il peggior scenario immaginabile in un momento già delicato per l’equilibrio geopolitico mondiale. La comunità internazionale si trova ora costretta a confrontarsi con una crisi che rischia di destabilizzare non solo il Medio Oriente, ma l’intero pianeta.
Leggi anche: Scontro Crosetto-Orsini, il ministro: “C’è un limite, lui lo ha superato”

Diplomazia ai margini, arsenali pronti alla guerra

Lo spazio per la diplomazia è ridotto al minimo. Il ministro ha sottolineato come né IsraeleIran sembrino intenzionati ad avviare negoziati diplomatici. Entrambe le parti appaiono determinate a proseguire lungo la strada dello scontro militare, un segnale che rende ancora più urgente l’intervento di attori terzi a livello internazionale.

Crosetto ha evidenziato il rischio legato al potenziale bellico iraniano: “L’Iran ha gli arsenali pieni e missili con capacità di impatto maggiore e più difficilmente intercettabili”, ha affermato, indicando che queste armi strategiche potrebbero essere utilizzate qualora gli attacchi israeliani dovessero intensificarsi. Non è da meno Israele, che “ha potenzialità molto superiori a quelle usate finora”, lasciando intendere che entrambi i Paesi sono pronti a una guerra prolungata.

Si profila dunque un conflitto a lungo termine, con implicazioni che andrebbero ben oltre i confini dei due Stati coinvolti, aprendo scenari di escalation regionale e influenze dirette su mercati internazionali, rotte energetiche e stabilità economica globale.

L’impegno del mondo per evitare la catastrofe

“Non è una notizia positiva”, ha dichiarato Crosetto, con tono fermo. L’unico elemento rassicurante, secondo il ministro, è che la gravità del conflitto sia ormai evidente a tutti. “Di positivo c’è che tutto il mondo sa che questa guerra è la più pericolosa che potesse esplodere”, ha spiegato, aggiungendo che l’intera comunità internazionale si sta già mobilitando per impedire un ulteriore aggravamento della situazione.

In particolare, Crosetto ha ricordato il ruolo delle istituzioni multilaterali, sottolineando come “intanto il G7 e la stessa Cina si stanno muovendo”. L’auspicio è che tutte le nazioni unite possano agire con rapidità e coesione per esercitare pressioni diplomatiche efficaci su Israele e Iran e promuovere un cessate il fuoco.

La posta in gioco è alta. In ballo non c’è solo la pace in Medio Oriente, ma anche la sicurezza energetica, la stabilità dei mercati finanziari e la tenuta geopolitica globale. Una guerra su larga scala in quella regione potrebbe causare shock economici devastanti, incidere sui prezzi delle materie prime, interrompere i flussi commerciali e acuire le già esistenti tensioni internazionali.

russia-ucraina crosetto
Screenshot

Una preoccupazione annunciata da tempo

Crosetto ha infine ricordato come questo conflitto sia sempre stato una delle sue principali preoccupazioni. Già in passato il ministro aveva espresso timori sulla possibilità che un confronto diretto tra Teheran e Tel Aviv potesse esplodere in un conflitto ad alta intensità, difficilmente contenibile.

Ora, quelle preoccupazioni si stanno trasformando in realtà. Il compito delle istituzioni globali è dunque quello di agire in fretta, sfruttando ogni spazio possibile di manovra per evitare che una guerra regionale diventi un disastro globale.

Le parole di Crosetto non sono solo un’analisi tecnica della situazione: sono un monito politico rivolto alla comunità internazionale, affinché si muova subito, prima che il conflitto tra Israele e Iran diventi la scintilla di una crisi mondiale senza precedenti.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure