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Lite in una masseria: 17enne ucciso a coltellate

Pubblicato: 16/06/2025 09:43
masseria Casertano ucciso coltellate

Una lite improvvisa, un’escalation di violenza, poi il sangue. Un ragazzo di 17 anni, originario del Gambia, è morto accoltellato all’interno della cucina di una nota masseria di Sant’Angelo in Formis, frazione del comune di Capua, in provincia di Caserta. Il dramma si è consumato in pochi istanti, ma lascia dietro di sé una scia di dolore e interrogativi. Altri due adulti, un uomo e una donna, sono rimasti feriti nel tentativo di contenere la furia esplosa all’interno del locale.
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Secondo quanto ricostruito finora dai carabinieri, coordinati dalla procura di Santa Maria Capua Vetere, tutto è avvenuto nel cuore della masseria, probabilmente durante un momento di tensione legato a dinamiche lavorative. Al centro del caso, oltre al movente della lite, anche il ruolo del minorenne all’interno della struttura: si cerca di comprendere se il 17enne vi lavorasse regolarmente o se si trovasse lì in altre circostanze.

La lite scoppiata in cucina e la tragedia

L’episodio si è verificato nella cucina della struttura, in un ambiente solitamente destinato alla preparazione di pasti per clienti o ospiti. Sarebbe proprio lì che è nato un violento diverbio tra il giovane e un altro uomo. I motivi restano da chiarire, ma dalle parole si è presto passati ai fatti. Durante la colluttazione, il ragazzo è stato colpito con uno o più fendenti. Un’aggressione che non gli ha lasciato scampo: è deceduto poco dopo, prima che i soccorsi potessero salvarlo.

Oltre alla vittima, due persone sono rimaste ferite: l’uomo coinvolto nella lite con il 17enne e una donna, che avrebbe tentato di intervenire per dividere i contendenti. Entrambi sono stati trasportati in ospedale, ma le loro condizioni non destano particolare preoccupazione. Resta invece la gravità dell’episodio e il bisogno urgente di chiarire le responsabilità penali.

Le indagini in corso e i dubbi sul contratto

La procura ha aperto un’inchiesta per omicidio, mentre i militari dell’Arma stanno proseguendo con gli accertamenti. Al centro delle indagini, anche la posizione lavorativa del giovane: si indaga per verificare se il 17enne fosse impiegato regolarmente nella masseria o se fosse presente sul posto per altri motivi, magari in condizioni di irregolarità o sfruttamento.

Il nodo è particolarmente delicato, perché potrebbe far emergere responsabilità ulteriori da parte dei gestori della struttura. Se il ragazzo non risultasse regolarmente assunto, si aprirebbe anche un filone d’indagine per lavoro nero e, eventualmente, per impiego illecito di minori.

La masseria, conosciuta in zona per eventi e attività agricole, è ora al centro di una ricostruzione investigativa che si preannuncia complessa. Gli inquirenti stanno ascoltando testimoni e raccogliendo elementi utili, tra cui i filmati delle telecamere e i primi rilievi effettuati sulla scena del crimine.

Una comunità sconvolta e il silenzio degli operatori

Il fatto ha scosso profondamente la comunità locale e la rete degli operatori che ruota attorno al mondo dell’agricoltura e dell’ospitalità nella provincia di Caserta. Sconcerto anche tra chi conosceva il ragazzo, descritto come un giovane riservato, con una vita difficile alle spalle e forse in cerca di una stabilità attraverso il lavoro.

Al momento, dalla masseria nessuna dichiarazione ufficiale: chi gestisce la struttura si è chiuso nel silenzio, probabilmente su consiglio degli avvocati. Ma è chiaro che la dinamica dell’accaduto e la presenza di un minore in un contesto lavorativo sollevano interrogativi profondi sull’effettiva legalità e sicurezza delle condizioni offerte ai lavoratori.

Attese risposte dalla magistratura

Le prossime ore saranno decisive per capire chi abbia materialmente colpito a morte il 17enne, in quale contesto preciso si sia consumata la tragedia e se ci siano state eventuali omissioni da parte dei responsabili della struttura. Le ferite riportate dalle altre due persone coinvolte, sebbene non gravi, saranno valutate anche alla luce di quanto potranno raccontare come testimoni diretti dell’accaduto.

Intanto la salma del ragazzo è stata posta sotto sequestro per l’autopsia, che dovrà chiarire modalità e tempi dell’aggressione, mentre la procura ha disposto il sequestro dell’intera masseria per ulteriori accertamenti.

Un fatto di cronaca nera che riporta l’attenzione sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro, soprattutto quando si tratta di ambienti informali e rurali, spesso meno controllati. La morte di un minorenne lascia sgomenti e richiama alla necessità di garantire tutele reali per i più fragili, troppo spesso invisibili.

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