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Meteo, le previsioni di Giuliacci: “Forte ondata di calore, ecco quando”

Pubblicato: 16/06/2025 11:43
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Caldo, caldo e ancora caldo. È questa la sintesi delle previsioni per il mese di giugno 2025, che si sta confermando ben più torrido del previsto. Dopo una prima metà del mese già segnata da temperature elevate e condizioni di generale stabilità atmosferica, anche la seconda parte di giugno si preannuncia nel segno di un’estate anticipata, con giornate soleggiate e solo rari episodi di instabilità.
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Secondo quanto anticipato dal team meteorologico guidato da Mario Giuliacci, le ultime proiezioni a lungo termine elaborate dai principali modelli previsionali indicano che il tempo manterrà caratteristiche tipicamente estive. In particolare, si prevede che fino alla fine del mese il sole sarà protagonista, con perturbazioni che al massimo sfioreranno la nostra Penisola senza impatti significativi sul quadro generale.

Qualche rovescio al Nord, ma senza guasti del tempo

Se da un lato non mancheranno lievi episodi di instabilità – soprattutto al Nord, come spesso accade nella stagione estiva – gli esperti precisano che non si tratterà di veri e propri guasti del tempo. Eventuali piogge o temporali saranno infatti limitati nel tempo e nello spazio, senza interrompere la fase di caldo e stabilità che caratterizzerà buona parte del mese.

Questa situazione meteorologica è legata alla persistenza dell’alta pressione subtropicale, che tende a proteggere l’Italia dalle infiltrazioni di aria più fresca e instabile proveniente dall’Atlantico. Una dinamica che, oltre a garantire giornate serene, comporta un graduale accumulo di calore e un innalzamento delle temperature, con effetti sempre più evidenti soprattutto nelle regioni centro-meridionali.

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Nuova ondata di calore nel weekend del 21-22 giugno

A rendere più preoccupante il quadro è la previsione di una nuova ondata di calore proprio in concomitanza con il weekend del 21-22 giugno. Dopo la breve tregua prevista tra lunedì 16 e mercoledì 18, con un temporaneo calo termico, le temperature torneranno a salire rapidamente. Già nei giorni successivi, e in modo più evidente durante l’ultimo fine settimana del mese, si prospetta un picco di calura intensa su gran parte della Penisola.

Le temperature massime potrebbero tornare a sfiorare o superare i 35 gradi, soprattutto in Sicilia, Puglia, Calabria e nelle aree interne del Centro Italia. Le città saranno particolarmente penalizzate dal fenomeno dell’isola di calore urbana, che acuirà la percezione di afa, rendendo le ore serali e notturne meno sopportabili.

Fine giugno: caldo afoso e notti tropicali

L’ultima settimana di giugno sembra destinata a registrare i valori più alti dell’intero mese, con una forte ondata di calore che potrebbe attenuarsi solo negli ultimissimi giorni, e probabilmente solo nelle regioni settentrionali. Il mix tra alte temperature diurne e mancato raffreddamento notturno rischia di portare all’aumento delle cosiddette notti tropicali, ovvero con minime superiori ai 20 gradi, che incidono negativamente sul comfort abitativo e sul benessere psicofisico.

Il perdurare di queste condizioni mette in allerta anche sul fronte della salute pubblica, con particolare attenzione alle fasce più vulnerabili della popolazione: anziani, bambini e persone con patologie croniche. L’invito alla prudenza e all’adozione di comportamenti adeguati in caso di bollini rossi è sempre più urgente, vista la tendenza al surriscaldamento climatico ormai evidente anche in primavera inoltrata.

Un giugno che anticipa l’estate

Il mese di giugno 2025, almeno fino a questo momento, si sta rivelando un precursore dell’estate piena, ben più caldo rispetto alle medie climatiche degli anni passati. Le anomalie termiche registrate, unite alla persistenza dell’alta pressione africana, confermano quanto i modelli climatici debbano sempre più tenere conto dei fenomeni estremi e delle loro ripercussioni immediate.

In attesa di capire se luglio seguirà la stessa traiettoria, gli italiani si preparano a fronteggiare giornate roventi, in un contesto dove il caldo afoso rischia di diventare la nuova normalità della stagione estiva.

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