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Rino Gattuso e la miastenia: cos’è la malattia che ha colpito il nuovo ct della Nazionale. Si può guarire?

Pubblicato: 16/06/2025 14:18
Rino Gattuso miastenia malattia

Tutti gli occhi sono puntati su Gennaro Gattuso, nuovo commissario tecnico della Nazionale italiana di calcio, la cui presentazione ufficiale è prevista per giovedì 19 giugno. Ma a proposito di occhi, pochi ricordano che l’ex centrocampista soffre da anni di miastenia oculare, una malattia autoimmune che aveva raccontato pubblicamente nel 2020, durante uno dei momenti più delicati della sua carriera da allenatore, alla guida del Napoli.
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La notizia del suo incarico riporta alla luce non solo il lato sportivo, ma anche quello umano di un tecnico che ha affrontato un percorso personale e clinico complesso, convivendo con una patologia rara che colpisce in modo molto specifico la muscolatura dell’area oculare.

Una malattia rara che colpisce occhi e palpebre

La miastenia oculare è una forma localizzata di miastenia gravis, patologia autoimmune che coinvolge esclusivamente i muscoli oculari e le palpebre. A differenza della forma sistemica, in cui vengono colpiti anche altri muscoli scheletrici, la variante oculare si manifesta in modo circoscritto, ma può compromettere in modo significativo la qualità della vita.

Alla base della patologia vi è un malfunzionamento del sistema immunitario: il corpo produce autoanticorpi che impediscono il normale passaggio degli impulsi nervosi ai muscoli, ostacolando così la loro corretta contrazione. Questo determina sintomi come palpebre cadenti (ptosi) e visione doppia (diplopia), due segnali che, se trascurati o mal interpretati, possono rendere difficile una diagnosi tempestiva.

Secondo gli esperti del Gruppo San Donato, si tratta di una patologia “subdola”, soprattutto nelle fasi iniziali, che può facilmente essere confusa con altre problematiche oftalmiche o neurologiche. Nella maggior parte dei casi – circa il 40% – la malattia si presenta inizialmente proprio con disturbi oculari, e solo nel 15% non evolve verso una forma sistemica.

Gattuso e la lotta quotidiana con la miastenia oculare

Gennaro Gattuso aveva raccontato pubblicamente il suo stato di salute nel 2020, quando, durante alcune apparizioni in panchina, il suo volto appariva visibilmente alterato: un occhio chiuso, l’altro visibilmente stanco. Fu allora che, con grande franchezza, l’ex calciatore dichiarò di soffrire di miastenia oculare, affrontando il tema con la consueta grinta.

“Ho vissuto settimane complicate – aveva detto in conferenza stampa – sembrava che avessi bevuto dieci whisky al giorno. È una malattia che ti butta giù”. Parole che hanno mostrato la fragilità di un uomo solitamente identificato con la forza fisica e mentale, ma che in quell’occasione ha saputo umanizzare la sua figura, diventando esempio per tanti.

Sintomi e gestione della malattia

I principali sintomi della miastenia oculare sono legati all’indebolimento dei muscoli responsabili del movimento degli occhi e dell’elevazione delle palpebre. La diplopia si verifica quando un muscolo extraoculare smette di funzionare correttamente, provocando una mancata coordinazione tra i due occhi, con conseguente visione sdoppiata. La ptosi, invece, è causata dalla compromissione del muscolo elevatore della palpebra superiore, che può cedere in modo alternato o costante durante la giornata.

L’abbassamento può interessare uno o entrambi gli occhi, in maniera variabile, e peggiorare con la stanchezza o lo stress. La gestione della malattia, sebbene complessa, è oggi possibile grazie a trattamenti mirati, che possono migliorare sensibilmente i sintomi.

Le cure disponibili e le prospettive per i pazienti

Non esiste ancora una cura definitiva per la miastenia oculare, ma la condizione può essere tenuta sotto controllo con una serie di terapie farmacologiche. I principali farmaci utilizzati sono gli inibitori della colinesterasi, che aiutano a migliorare la trasmissione nervosa, e i corticosteroidi o immunosoppressori, capaci di ridurre la risposta autoimmune dell’organismo.

In alcuni casi selezionati, la rimozione chirurgica del timo (timectomia) può rappresentare un’opzione. Secondo la dottoressa Laura Tresoldi, medico oculista presso gli Istituti Clinici Zucchi di Monza, questa procedura “può essere di aiuto nel controllo della sintomatologia, anche se rimane controverso il motivo per cui sia efficace solo per una parte dei pazienti”.

Tra calcio e malattia: la sfida di un uomo prima ancora che allenatore

La figura di Gattuso si arricchisce oggi di un ulteriore significato: quella di un uomo che ha saputo affrontare la malattia con coraggio, senza nascondersi, e che ora si prepara a guidare la Nazionale italiana in un momento di grande rinnovamento. Il suo esempio mostra che anche nei ruoli pubblici, dove si è costantemente sotto i riflettori, è possibile parlare apertamente di patologie croniche, contribuendo a sensibilizzare l’opinione pubblica.

La sua miastenia oculare, lungi dall’essere un ostacolo, ha rafforzato il suo profilo di leader, capace di trasformare la debolezza in determinazione. E ora, con la maglia azzurra sulle spalle, porta in campo non solo la sua esperienza calcistica, ma anche la testimonianza di chi non ha mai smesso di lottare.

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Ultimo Aggiornamento: 17/06/2025 08:43

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