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Sinner e Sonego, che delusione! Il brusco risveglio dei due campioni italiani, un vero peccato

Pubblicato: 16/06/2025 16:52
sinner sonego halle

Il sole di Halle scaldava il campo d’erba mentre Sinner e Sonego entravano in campo con la determinazione di chi sa che ogni punto può scrivere una pagina importante. La tensione si tagliava con il coltello, ma i due azzurri sembravano pronti a tutto: scambi intensi, volée mozzafiato e una sinergia che si cercava di perfezionare a ogni scambio. Ogni palla era una battaglia, ogni gioco un’opportunità per dimostrare che quella coppia poteva fare la differenza. Tra applausi e momenti di silenzio carichi di attesa, il pubblico assisteva a una sfida vibrante, in cui la tecnica e il cuore si intrecciavano in un racconto ancora tutto da scrivere.

Se è vero che Sinner e Sonego avevano già mostrato sprazzi di ottimo tennis di coppia, soprattutto in Coppa Davis e in alcuni ATP 250, oggi il campo però ha raccontato una storia diversa: poca comunicazione, movimenti disallineati e un linguaggio del corpo che ha tradito nervosismo. La sensazione è che, al di là della buona volontà, l’intesa tra i due non sia ancora pronta per affrontare specialisti del doppio come Khachanov e Michelsen.

La corsa di Jannik Sinner e Lorenzo Sonego nel torneo di doppio dell’ATP 500 di Halle, dunque, si ferma bruscamente agli ottavi di finale, dopo una sconfitta netta contro la coppia formata da Karen Khachanov e Alex Michelsen. Un match che ha visto gli azzurri cedere nel secondo e terzo set. Un’occasione sprecata, su un campo che avrebbe potuto dare slancio e fiducia in vista della stagione su erba.

Il racconto del match

La firma sul primo parziale è impressa in ogni game: Sinner e Sonego non mollano mai. Il parziale recita 6‑2, risultato limpido e schiacciante che riflette un dominio totale . Ogni turno di servizio espresso con autorità, pochi break concessi agli avversari e un atteggiamento aggressivo – da veri predatori dell’erba – che abbassa la testa degli americani e russa. Secondo le statistiche rilevate da SportyTrader, al termine del primo set Sinner/Sonego avevano raccolto ben 8 vantaggi consecutivi, vinto 30 punti a 21, e ottenuto 3 break contro 1 solo degli avversari. Numeri che vanno oltre la mera prestazione: sono le cifre di una partita chiusa prima ancora di essere combattuta.

Nel secondo set gli avversari hanno reagito, vincendo per 7-5. La partita è stata così trascinata al terzo set, dove Michelsen e Khachanov sono saliti letteralmente in cattedra, chiudendo il match sul 10-3. Khachanov e Michelsen hanno però offerto una prestazione impeccabile. Il russo ha fatto valere la sua potenza da fondo, mentre l’americano – giovane e rampante – ha dominato a rete. Il loro schema di gioco era semplice ma letale: servizio potente, risposta aggressiva, chiusura a rete. E gli azzurri, oggi, non hanno trovato le contromisure.

Una sconfitta che fa riflettere

La delusione deve servire da stimolo. Se Sinner e Sonego vorranno proseguire nel doppio, serviranno allenamenti mirati, partecipazioni più frequenti e un approccio più concreto. Non basta il talento. Il doppio richiede intesa, rapidità, lettura delle geometrie e gestione della pressione a rete. In sintesi, è un altro sport. E oggi, Khachanov e Michelsen lo hanno giocato meglio.

Nonostante la sconfitta, questa esperienza può essere utile. Sinner dovrà ritrovare la brillantezza nel singolare, dove è atteso da una seconda parte di stagione fondamentale. Sonego, invece, ha bisogno di ritrovare fiducia e risultati. Entrambi, comunque, restano riferimenti importanti del movimento azzurro, ma la prova di oggi dimostra che c’è ancora molto da costruire nel doppio.

La sconfitta odierna si inserisce in una più ampia difficoltà del tennis italiano a trovare identità sull’erba. Se in singolare i progressi sono evidenti, nel doppio manca ancora una scuola, un’impostazione tattica, una tradizione. A differenza di nazioni come Francia, Gran Bretagna o Australia, l’Italia produce pochi specialisti da erba e da doppio. Ed è un gap che si sente.

Avanti nel tabellone: prossimi quarti

Con questa vittoria, Khachanov e Michelsen approdano ai quarti di finale, dove affronteranno i vincitori tra Krawietz/Puetz e Goransson/Verbeek. In particolare, i tedeschi – teste di serie numero 1 – rappresentano l’ostacolo più probabile e più pericoloso. La loro esperienza e conoscenza dell’erba rendono il cammino dei vincitori di oggi ancora in salita, ma la fiducia mostrata sul campo contro gli azzurri è un buon segnale.

Krawietz e Puetz, specialisti del doppio, sono la testa di serie n. 1 ad Halle e vantano fama e risultati importanti: vittoria alle Finals nel 2024, finale agli US Open e semifinale agli Australian Open 2025. Nonostante il recente stop nel primo turno a Monaco, dove sono stati scalzati dagli stessi Goransson/Verbeek, restano i principali favoriti per superare il loro turno.

Andre Goransson e Sem Verbeek sono veri dark horse del torneo. Conquistano titoli sull’erba (Monaco) e sono in grado di imporre il loro tennis rapido e inconsueto anche a una coppia solida come Krawietz/Puetz. Le statistiche li premiamo: in Baviera si impongono per 6‑4 6‑4, e restano insidiosi nei super-tiebreak grazie a un gioco da fondo corto e puntuale.

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Ultimo Aggiornamento: 16/06/2025 17:07

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