
Il 7 giugno 2025, il parco di Villa Pamphili a Roma è stato teatro di una tragedia che ha scosso l’opinione pubblica: i corpi senza vita di una giovane donna e di una neonata sono stati ritrovati a breve distanza l’uno dall’altro.
Inizialmente, l’uomo che li accompagnava è stato identificato come Rexal Ford, un californiano di 46 anni. Tuttavia, le indagini hanno rivelato che questo nome era solo una facciata.

La scoperta dell’identità
Il vero nome dell’uomo è Francis Kaufmann, e la donna, che si faceva chiamare Stella, è ancora senza identità ufficiale. Le autorità italiane, in collaborazione con quelle statunitensi, hanno avviato una serie di verifiche per risalire all’identità reale di Kaufmann e della donna deceduta. Dai documenti in possesso di Kaufmann è emerso che il suo vero nome non corrispondeva a quello riportato nel passaporto.
Inoltre, la donna, che si faceva chiamare Stella, non risulta registrata nei registri ufficiali né in Italia né negli Stati Uniti. Le indagini hanno anche rivelato che la coppia aveva transitato per Malta e la Russia prima di arrivare in Italia, complicando ulteriormente la ricostruzione della loro identità e dei loro movimenti.
Un elemento chiave nelle indagini è stato un messaggio vocale inviato da Kaufmann a un amico il 5 giugno, due giorni prima del ritrovamento dei corpi. Nel messaggio, Kaufmann affermava che la sua compagna lo aveva lasciato per tornare con il suo ex fidanzato ricco e che non voleva più essere madre. Queste dichiarazioni hanno offerto uno spunto importante per le indagini, suggerendo un possibile movente legato a motivi personali e familiari.

La fuga e l’arresto
Dopo la scoperta dei corpi, Kaufmann è fuggito in Grecia, dove è stato arrestato il 13 giugno sull’isola di Skiathos. Le forze dell’ordine italiane, seguendo le tracce lasciate dai suoi movimenti e dai pagamenti effettuati con la sua carta di credito, sono riuscite a localizzarlo e a fermarlo. Attualmente, Kaufmann si trova in attesa di estradizione in Italia, dove dovrà rispondere delle accuse di omicidio e occultamento di cadavere.
Nonostante gli sforzi delle autorità, l’identità della donna rimane un mistero. Si sa che si faceva chiamare Stella e che aveva una relazione con Kaufmann, ma non sono emerse informazioni ufficiali su di lei. Le indagini sono in corso per cercare di risalire alla sua vera identità e comprendere meglio il contesto in cui è maturata questa tragedia.
Il caso di Villa Pamphili solleva interrogativi su identità, verità e giustizia. La scoperta che Rexal Ford non è il vero nome dell’uomo coinvolto e che la donna rimane senza identità ufficiale evidenzia le difficoltà nel ricostruire la verità in un mondo sempre più interconnesso e complesso. Le indagini proseguono, con l’obiettivo di fare luce su questa tragica vicenda e garantire che giustizia sia fatta per le vittime innocenti coinvolte.