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16enne morto a Cagliari, l’autopsia parla chiaro: cosa è successo davvero

Pubblicato: 17/06/2025 19:33
16enne morto a cagliari

Cagliari è scossa dalla tragica morte di Mariano Olla, il sedicenne trovato senza vita all’alba di sabato scorso, riverso nelle acque a pochi metri dalla spiaggia del parcheggio Cuore, nel quartiere di Sant’Elia.

L’autopsia ha fugato ogni dubbio sulla causa del decesso. L’esame autoptico, condotto dal medico legale Roberto Demontis, ha confermato la presenza di acqua nei polmoni del giovane, un dato inequivocabile.

I risultati dell’autopsia

Non sono stati riscontrati segni di violenza sul corpo di Mariano Olla, né altri elementi che possano far pensare a un’aggressione o a un coinvolgimento esterno diretto nel decesso. Il giovane sarebbe dunque morto per annegamento. L’esame autoptico, come già spiegato, ha confermato la presenza di acqua nei polmoni del giovane. Questo esito, se da un lato chiarisce la dinamica finale, dall’altro alimenta interrogativi cruciali sulle ore precedenti la tragedia.

Per fare piena luce sulla vicenda, saranno determinanti i risultati degli esami tossicologici e istologici, attesi tra circa 60 giorni. Questi accertamenti stabiliranno se Mariano avesse assunto alcol o sostanze stupefacenti, elementi che potrebbero aver influito sulla sua capacità di valutazione o reazione.

Le ombre sulla festa in spiaggia

Gli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Cagliari, sotto il coordinamento del dirigente Davide Carboni, stanno lavorando senza sosta per ricostruire gli ultimi istanti di vita del sedicenne. L’attenzione si concentra in particolare sulla festa in spiaggia a cui Mariano aveva partecipato. Un evento che ha visto la presenza di almeno 150 ragazzi, tra minorenni e maggiorenni, e che si è trasformato in uno scenario di potenziale omissione di soccorso.

Emergono infatti dettagli inquietanti: sembra accertato che Mariano si sia allontanato dal gruppo per entrare in acqua. Testimonianze preliminari indicano che qualcuno avrebbe tentato di fermarlo, ma avrebbe poi desistito per ragioni ancora sconosciute. Il quesito più pressante per gli inquirenti è proprio questo: perché non è stato dato l’allarme quando il ragazzo non è riemerso? E perché chi era presente non si è preoccupato della sua prolungata assenza?

Aperto un fascicolo per omissione di soccorso

La Procura ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di reato di omissione di soccorso. Questo passo sottolinea la serietà con cui le autorità stanno valutando la condotta dei presenti alla festa. Si cerca di capire non solo chi avrebbe potuto o dovuto intervenire, ma anche se vi sia stata una colpevole negligenza nel non prestare aiuto a un giovane in difficoltà.

Per agevolare la ricostruzione degli eventi, gli investigatori stanno anche cercando eventuali riprese di telecamere nella zona, che potrebbero fornire immagini utili a delineare il quadro completo di quella tragica notte in riva al mare. La speranza è che queste indagini portino a identificare eventuali responsabilità e a fornire risposte alla famiglia di Mariano Olla, che attende giustizia in un momento di indicibile dolore.

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Ultimo Aggiornamento: 17/06/2025 19:35

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