
Colpo di scena alla Camera dei deputati, dove il governo è stato battuto su una mozione dell’opposizione. L’Aula ha approvato con 253 voti favorevoli, 4 contrari e un solo astenuto una mozione a firma della presidente dei deputati di Italia Viva, Maria Elena Boschi, sulle politiche per attrarre ricercatori in Italia, nonostante il parere contrario dell’esecutivo.
Un risultato sorprendente, che ha però tutta l’aria di essere frutto di una clamorosa distrazione: la maggioranza di centrodestra, infatti, ha votato a favore della mozione, contrariamente alle indicazioni del governo. Un errore che ha avuto conseguenze politiche immediate e che l’opposizione non ha esitato a cavalcare.
«Volevo congratularmi con i colleghi di Italia Viva perché sono riusciti a mandare sotto il governo», ha dichiarato in Aula Elena Bonetti di Azione, prendendo subito la parola dopo l’esito della votazione. Il clima si è fatto teso, mentre dai banchi della maggioranza si cercava di capire cosa fosse accaduto.

A tentare di spiegare la situazione è intervenuto Gianluca Vinci di Fratelli d’Italia, secondo cui il voto favorevole sarebbe stato frutto di un equivoco. «Avevamo percepito che il parere fosse favorevole – ha detto – nel caso in cui invece fosse contrario, chiaramente il voto, anche se già espresso, era da intendersi contrario».
Una giustificazione che però non ha impedito l’approvazione della mozione. Il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli, dopo la consueta verifica di rito, ha confermato che il parere del governo era contrario, come da comunicazione ufficiale, e che quindi non si trattava di un errore procedurale.
Non ha perso tempo Maria Elena Boschi, che sui social ha esultato per il risultato inaspettato: «Anche la maggioranza si schiera contro Meloni! Il governo va sotto sulla nostra mozione. Finalmente qualcuno capisce che anziché sprecare soldi per i migranti in Albania, servono fondi per trattenere i giovani in Italia. Opposizione 1 – Governo 0».
Dura anche la reazione del Partito Democratico. La capogruppo alla Camera Chiara Braga ha attaccato frontalmente la destra: «Oggi in Aula la maggioranza è allo sbando. Interessante il merito della mozione, ma ancora di più il metodo: non conoscono i provvedimenti, si limitano a premere pulsanti. Ecco il progetto della destra: un Parlamento che non distingue e non disturba».
L’episodio riaccende i riflettori sulle fragilità interne della maggioranza, e su una gestione parlamentare che, in più di un’occasione, ha mostrato disattenzione e confusione. Ora si attende di capire quale sarà la reazione della premier e se ci saranno conseguenze politiche dopo questo nuovo scivolone.o della destra: un Parlamento che non distingue e non disturba».