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Europei Scherma, azzurre d’oro nel fioretto: finale al cardiopalma contro la Francia

Pubblicato: 17/06/2025 19:55
europei scherma

L’Italia conquista il titolo europeo del fioretto femminile a squadre a Genova con una finale mozzafiato contro la Francia: 38‑37, un assalto “alla Stoccolma” che resterà scolpito nella memoria degli appassionati. Le azzurre – Martina Batini, Anna Cristino, Arianna Errigo e Alice Volpi – hanno firmato un capolavoro di nervi e determinazione, riscattando con coraggio ogni stoccata e sfiorando un’impresa epica sulle pedane di casa.

L’oro tricolore nel fioretto femminile a squadre agli Europei di Genova 2025 è un urlo di rinascita e ambizione. È l’Italia che non molla mai. È l’Italia che sa rialzarsi, assalto dopo assalto. È l’Italia che segue la scia di chi ha scritto la storia e traccia la propria, con i nomi e le stoccate di Martina Batini, Anna Cristino, Arianna Errigo e Alice Volpi, protagoniste assolute di una finale entrata nel mito: 38‑37, l’equilibrio spezzato dalla maestria.

Il racconto della finale

Sin dalle prime battute, il match ha preso una piega delicata: la Francia imprime il ritmo, le italiane arrancano leggermente, ma non perdono la concentrazione. Il punteggio resta incerto, le stoccate si susseguono e la forbice si restringe. La tensione cresce, l’arena vibra, e ogni punto sembra una vittoria.

Cuore e testa salgono sul podio: Batini, veterana di mille emozioni, e Cristino, brillante sorpresa della stagione, tengono il centro pedana. Arianna Errigo, roccia incrollabile, ricuce il divario e rilancia le compagne, dimostrando ancora una volta di essere una delle colonne portanti del fioretto italiano . La tattica? Rabbia, sangue freddo e lezioni “alla Carpanini da cerotti” impartite da un gruppo di staff riposizionatosi con fermezza sullo strip.

In un assalto da far tremare il cuore, Alice Volpi – già oro a Tokyo e bronzo a Parigi – chiude il capolavoro con la stoccata decisiva. Un colpo chirurgico, struggente, perfetto per imprimere la firma sul match e stendere la Francia. Il 38‑37 viene accolto da un boato e da lacrime, rispecchiando tre anni di rinascita e voglia di eccellere in questo nuovo ciclo olimpico.

Il valore di una vittoria casalinga e simbolica

Trionfare a Genova, sulle pedane che ospitano la prima edizione europea del quadriennio olimpico 2025, ha un valore simbolico incalcolabile. La squadra ha raccolto una medaglia che diventa manifesto di un movimento in piena fioritura, proiettandosi verso obiettivi ancora più ambiziosi: Mondiali a Milano 2026 e Parigi 2028. L’Italia del fioretto femminile, con protagoniste come Errigo, Volpi, Batini e Cristino, si conferma una forza viva, pronta a lanciarsi nella corsa a tre cerchi olimpici.

Un’esperienza che forgia leggende

La medaglia d’oro a Genova è più di un riconoscimento tecnico: è racconto di resilienza. È la conferma di un fuoco interiore capace di ribaltare equilibri e regere l’assalto finale nei momenti più bui. Una vittoria che parla di cuore, testa e storia – una stoccata che vale più della somma dei punti.

La maturità di Batini, l’esuberanza di Cristino, la grinta di Errigo e la classe di Volpi sono solo la punta dell’iceberg. Sotto la superficie, talenti come Martina Favaretto – regina della Coppa del Mondo 2024/25 – e altre giovani in rampa di lancio garantiscono un futuro radioso. La squadra resta viva, pronta, affamata.

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