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Gaza, esercito israeliano spara sulla folla in attesa di cibo: almeno 47 morti e 200 feriti

Pubblicato: 17/06/2025 13:09
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Decine di persone sono rimaste uccise e centinaia ferite a est di Khan Younis, nella Striscia di Gaza meridionale, durante la distribuzione di aiuti umanitari. A riportare la notizia sono fonti della stampa locale, riprese anche da media israeliani e dall’agenzia AFP. Il bilancio delle vittime oscilla tra i 20 e i 50 morti, ma secondo la Protezione civile di Gaza, il numero sarebbe molto più alto: almeno 47 i morti accertati, con oltre 200 feriti.
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L’attacco durante l’attesa degli aiuti

Il fatto è avvenuto mentre migliaia di civili palestinesi si erano radunati nei pressi di un centro di distribuzione nel sud della Striscia, nella zona orientale di Khan Younis. Lì, in condizioni di estrema necessità, la popolazione si era messa in fila per ricevere beni di prima necessità. Secondo il portavoce della Protezione civile, Mahmoud Basal, la tragedia si è consumata all’improvviso e con estrema violenza: “I droni israeliani hanno aperto il fuoco sulla popolazione. Pochi minuti dopo, carri armati israeliani hanno sparato diversi colpi causando un gran numero di vittime e feriti”.

Le accuse della Protezione civile

Le parole di Basal sono dure e puntano il dito contro le forze israeliane, accusate di aver deliberatamente colpito i civili mentre cercavano di accedere agli aiuti umanitari. L’attacco, secondo la ricostruzione della Protezione civile, non sarebbe stato accidentale né legato a movimenti ostili nei pressi del centro, ma avrebbe preso di mira direttamente la folla. Tra le vittime si contano numerosi civili, compresi donne e bambini, che attendevano da ore nella speranza di ottenere viveri, acqua e medicinali.

La situazione umanitaria a Gaza

Questo nuovo attacco aggrava una situazione già drammatica nella Striscia di Gaza, dove da mesi si registrano livelli critici di emergenza umanitaria. Le difficoltà nell’accesso agli aiuti umanitari, la distruzione delle infrastrutture civili e l’assedio delle città hanno messo in ginocchio la popolazione. Il sud dell’enclave palestinese, dove si trova Khan Younis, è diventato uno dei principali punti di raccolta per la distribuzione di beni essenziali, ma anche uno dei luoghi più colpiti dai bombardamenti.

Un bilancio in continuo aggiornamento

Il numero delle vittime potrebbe aumentare nelle prossime ore, poiché molti dei feriti versano in condizioni gravissime. Gli ospedali della zona sono al collasso, con personale sanitario ridotto, mancanza di farmaci e attrezzature mediche. Intanto, le immagini e le testimonianze raccolte stanno già facendo il giro del mondo, sollevando nuove preoccupazioni sulla gestione delle operazioni militari nella zona e sull’accesso sicuro agli aiuti umanitari per la popolazione civile.

Khan Younis, ancora una volta, si trasforma in simbolo di una guerra che colpisce duramente chi è già allo stremo.

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