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La Virtus Bologna è campione d’Italia: batte Brescia e si prende lo scudetto

Pubblicato: 17/06/2025 22:26

La Virtus Bologna è campione d’Italia. La squadra emiliana ha conquistato il 17° Scudetto della sua storia, battendo la Germani Brescia con un netto 96-74 in gara-3 delle finali di Serie A. Con questo successo, la Virtus ha chiuso la serie sul 3-0, al termine di un confronto dominato. Per Bologna si tratta di un ritorno sul trono dopo tre anni, l’ultima vittoria risaliva infatti al 2021, anche se era sempre arrivata in finale nelle stagioni successive, venendo però sconfitta dall’Olimpia Milano.

La stagione, nonostante il trionfo, è stata tutt’altro che lineare. La Virtus ha cambiato allenatore in corsa, sostituendo Luca Banchi con Dusko Ivanovic, a causa dei deludenti risultati in Eurolega, dove ha concluso penultima su 18 squadre. Inoltre, è stata eliminata al primo turno della Coppa Italia e ha perso la Supercoppa, in entrambi i casi contro Milano. In campionato ha chiuso prima la stagione regolare, ma ha rischiato l’eliminazione già ai quarti contro la Reyer Venezia, superata solo alla quinta partita.

Dalle semifinali in poi, però, la Virtus ha mostrato il suo valore. Ha battuto Milano 3-1 e poi Brescia, grazie a una difesa solida, una notevole intensità fisica e una gestione efficace delle rotazioni da parte di Ivanovic. Il tecnico montenegrino ha saputo valorizzare una rosa ricca di talento, rendendola compatta e concreta nei momenti chiave.

Protagonista assoluto delle finali è stato Tornik’e Shengelia, 33 anni, georgiano, autore di prestazioni straordinarie: 29 punti in gara-1, 15 punti, 8 rimbalzi e 7 assist in gara-2, e 31 punti, 9 rimbalzi e 5 assist in gara-3. Insieme a lui, determinante anche Alessandro Pajola, 25 anni, vincitore del premio di miglior difensore del campionato, che con la sua intensità ha dato equilibrio alla squadra.

A completare il gruppo, veterani come Daniel Hackett, 37 anni, ancora capace di dare un contributo decisivo, e nuovi innesti ben integrati come gli statunitensi Brandon Taylor e Matt Morgan, quest’ultimo fondamentale nei contropiedi grazie alla sua velocità. Tra gli italiani spiccano anche Nicola Akele e l’assenza pesante di Achille Polonara, fermato da una leucemia mieloide, che lo ha costretto al ricovero durante le semifinali.

La Germani Brescia, invece, ha vissuto un percorso opposto. Alla sua prima finale Scudetto, la squadra lombarda ha stupito tutti con una stagione oltre le aspettative, nonostante un budget limitato e un allenatore esordiente in Serie A, Giuseppe “Peppe” Poeta, ex giocatore apprezzato. La finale, però, ha messo in evidenza il gap di esperienza con una corazzata come la Virtus.

Gara-1 era stata equilibrata (90-87 per Bologna), ma già in gara-2 i bianconeri hanno preso il largo, neutralizzando il gioco di Amedeo Della Valle e approfittando dell’assenza di Maurice Ndour. In gara-3, la Virtus ha chiuso la pratica già all’intervallo, portandosi sul 50-28, rendendo di fatto impossibile la rimonta di Brescia e chiudendo con autorità una stagione iniziata tra le difficoltà ma finita nella gloria.

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