
Nel primo giorno dell’incidente probatorio che potrebbe riscrivere la storia del delitto di Chiara Poggi, la Procura di Pavia rompe il silenzio e gioca una carta cruciale: quella delle impronte lasciate sul luogo del delitto. La pista genetica porta ora a una traccia in particolare, rimasta finora in ombra. È la 97F, così veniva catalogata nel 2007 dai Ris di Parma. All’epoca era descritta come una semplice traccia di sangue. Ora potrebbe rivelarsi una firma fisica di chi ha ucciso Chiara. Quella traccia si trova sul muro sinistro della scala che porta nella tavernetta di via Pascoli, proprio dove venne trovato il cadavere della ragazza.
20.00 L’avvocato di Stasi al Tg4
Secondo Antonio De Rensis la macchia sotto la cornetta potrebbe addirittura ridefinire la dinamica del delitto: al Tg4 il legale di Stasi ha spiegato che quell’elemento “era conosciuto, come tante altre cose”. Si tratterebbe di una “macchia da schizzo sotto la cornetta, che sta a indicare due possibili cose: o la povera Chiara ha cercato di telefonare per chiedere aiuto o chi era in casa ha spostato la cornetta. Questa macchia è importantissima perché può riscrivere la dinamica dell’accaduto”.

16.30 Ottimismo dai legali di Stasi
L’avvocato Giada Bocellari, legale di Stasi, si è detto ottimista: “Iniziamo le operazioni peritali. Oggi valuteremo la catena di custodia e credo apriremo i reperti e stabiliremo un calendario di analisi. C’è ottimismo, insomma. Credo che i reperti siano stati conservati come dovevano essere conservati”. L’avvocato ha poi sottolineato un aspetto importante: “Se facciamo le analisi è perché ci aspettiamo qualcosa, poi che ci sia effettivamente qualcosa questo è un altro discorso. Chiaramente lo vedremo, sono passati anche 18 anni”.
Inizio dell’incidente probatorio e nuove analisi sulla scena del criminNel primo giorno dell’incidente probatorio che potrebbe riscrivere la storia del delitto di Chiara Poggi, la Procura di Pavia rompe il silenzio e gioca una carta cruciale: quella delle impronte lasciate sul luogo del delitto. La pista genetica porta ora a una traccia in particolare, rimasta finora in ombra. È la 97F, così veniva catalogata nel 2007 dai Ris di Parma. All’epoca era descritta come una semplice traccia di sangue. Ora potrebbe rivelarsi una firma fisica di chi ha ucciso Chiara. Quella traccia si trova sul muro sinistro della scala che porta nella tavernetta di via Pascoli, proprio dove venne trovato il cadavere della ragazza.
14:00 – L’avvocata Taccia
Non sta partecipando agli accertamenti in Questura l’avvocata Angela Taccia, tra i difensori di Andrea Sempio. “Ho ritenuto non necessaria la mia presenza oggi – ha detto – in quanto credo fermamente nelle capacità e nella professionalità del nostro consulente Garofano. Le operazioni tecniche relative agli accertamenti genetici competono ai periti e ai rispettivi consulenti di parte, i quali possiedono la dovuta formazione in materia.” Poi un’affermazione che può suonare anche come un monito alle altre parti in causa:
“Credo fermamente che ognuno debba attenersi e limitarsi alle proprie competenze, altrimenti si rischia di creare ulteriore caos e ulteriore clamore mediatico.”
13:06 – Le parole di Garofano
“Credo nell’innocenza di Andrea Sempio fino a prova contraria, credo nella sentenza definitiva”
che ha portato alla condanna a 16 anni di Alberto Stasi, “e non mi aspetto risultati eclatanti,” ha dichiarato Luciano Garofano, ex generale dei Ris e oggi consulente della difesa dell’indagato Andrea Sempio, entrando nella Questura di Milano per l’inizio dell’incidente probatorio. “Lo stato di conservazione e la catena di custodia dei reperti sono assolutamente importanti. Adesso li dobbiamo aprire, non li abbiamo visti, perché li abbiamo solo ritirati. Li vedremo e ci ragioneremo. Credo cominceremo anche a fare delle campionature, che poi saranno sottoposte all’analisi del Dna,” ha spiegato.
12:14 – L’avvocato di Stasi
All’incidente probatorio è presente anche Giada Bocellari, avvocata di Alberto Stasi, l’ex fidanzato di Chiara Poggi, condannato in via definitiva per il suo omicidio. Una condanna che potrebbe essere “rivoluzionata” dalla nuova inchiesta, nel caso in cui le ipotesi accusatorie trovassero riscontro nei fatti avvenuti nell’agosto del 2007. “Se facciamo le analisi è perché ci aspettiamo qualcosa, poi che ci sia effettivamente qualcosa è un altro discorso. Lo vedremo, sono passati anche 18 anni,” ha dichiarato Bocellari all’arrivo in Questura a Milano, dove si stanno svolgendo gli accertamenti tecnici irripetibili sui reperti, disposti dal gip nell’ambito dell’incidente probatorio.
11:18 – La storia dell’impronta 97F
Un articolo de Il Fatto Quotidiano ha acceso nuovamente i riflettori sull’impronta 97F, che secondo la Procurapotrebbe provenire dalla mano sinistra del killer.
Marco Radaelli, consulente della famiglia Poggi, ha dichiarato — prima di entrare in Questura per l’incidente probatorio — che: “Non è attribuibile a nessuno. Sappiamo che la traccia 97F ha toccato la maglietta del pigiama che Chiara indossava, ma si tratta di un’impronta su tessuto e non è chiaramente classificabile.”
Ha aggiunto di essere a disposizione dei periti e ha sottolineato che verrà stilato un calendario dei lavori, poiché la situazione non si risolverà in giornata:
“Siamo molto curiosi, vedremo cosa c’è nei plichi con i reperti, vedremo l’impostazione che i periti vorranno dare ai lavori.”
11:12 – Lo stato dei reperti
“Credo nell’innocenza di Andrea Sempio fino a prova contraria e non mi aspetto risultati eclatanti.”
Così ha dichiarato Luciano Garofano, ex generale e comandante dei RIS, ora consulente della difesa di Andrea Sempio, al suo arrivo in Questura a Milano.
Garofano ha anticipato che in giornata si procederà con l’apertura di alcuni reperti, la verifica del loro stato di conservazione e l’avvio delle prime campionature, che saranno poi sottoposte ad analisi del DNA.
11:07 – Iniziato l’incidente probatorio
L’avvocata di Alberto Stasi, Giada Bocellari, è arrivata in Questura poco prima delle 11. “Iniziamo le operazioni peritali. Oggi valuteremo la catena di custodia, credo apriremo i reperti e definiremo un calendario di analisi.” Bocellari ha espresso un certo ottimismo riguardo allo stato dei reperti:
“Credo che siano stati conservati come dovevano essere conservati. Se facciamo le analisi è perché ci aspettiamo qualcosa, ma vedremo. Sono passati anche 18 anni.”
(da LaPresse)
10:51– Giornalisti e telecamere fuori dalla Questura
L’incidente probatorio si svolgerà in via Fatebenefratelli a Milano, all’interno della Questura, dove ha sede la Polizia Scientifica. All’esterno, sono presenti telecamere e giornalisti in attesa dell’inizio delle operazioni.
10:21 – Cosa può aver visto Chiara Poggi nel pc di Alberto Stasi
Il 12 agosto 2007, la sera prima dell’omicidio, Alberto Stasi cenava con Chiara Poggi nella villetta della ragazza. Dopo essersi allontanato per portare fuori il cane, Chiara avrebbe utilizzato il computer del fidanzato. Secondo i periti informatici, che analizzarono l’attività del dispositivo dopo l’omicidio, ciò che Chiara potrebbe aver visto sul pc rappresenta un elemento chiave da rivalutare.

08:44 – Chi sono i periti
I periti, affiancati dai legali (uno per Andrea Sempio, uno per la parte civile e uno per Stasi), sono:
- Denise Albani e Domenico Marchigiani, nominati dalla gip Daniela Garlaschelli
- Carlo Previderè e Pierangela Grignani, nominati dalla Procura di Pavia
- Luciano Garofano (ex comandante dei RIS di Parma) e Luigi Bisogno (ex ispettore superiore della Polizia, esperto di dattiloscopia), nominati da Andrea Sempio
- Marzio Capra, Dario Redaelli e Calogero Biondi, nominati dalla famiglia Poggi
- Ugo Ricci e Oscar Ghizzoni, nominati da Alberto Stasi

08:43 – Appuntamento alle 10:30 in Questura a Milano
I periti saranno chiamati a:
- Analizzare i profili genetici trovati sui margini delle unghie di Chiara Poggi, prelevati dal perito Francesco De Stefano durante il processo d’appello-bis. Il consulente dell’accusa, Carlo Previderè, ritiene che il DNA sia sovrapponibile a quello di Sempio, mentre De Stefano lo giudicava “scarso e degradato” e non attribuibile a nessuno.
- Estrarre DNA dai para-adesivi di impronte trovate sulla scena del crimine e da oggetti analizzati dai RIS di Parma. Non sarà considerata l’impronta 33 (attribuita a Sempio), ma verrà rivalutata la numero 10, finora senza proprietario, nella speranza di identificarla: potrebbe appartenere a una persona che avrebbe aiutato Sempio.
- Analizzare campioni biologici e reperti mai sottoposti ad analisi genetica (o con risultati dubbi): tra questi, il tappetino del bagno, confezioni di tè, vasetto di Fruttolo, cereali, biscotti e altri sacchetti.
- Confrontare i profili genetici estratti con quelli di:
- Andrea Sempio, Alberto Stasi, famiglia Poggi
- Amici e frequentatori abituali della casa: Mattia Capra, Roberto Freddi, Alessandro Biasibetti, Marco Panzarasa
- Ufficiali dei Carabinieri coinvolti nelle indagini: Gennaro Cassese, Marco Pizzamiglio, Giancarlo Sangiuliano, Marco Ballardini
- Altre persone: Stefania Cappa, Paola Cappa
Se necessario, sarà possibile prelevare nuovi campioni biologici per il confronto. In caso di rifiuto, i periti potranno chiedere al giudice l’autorizzazione per un prelievo coattivo.