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“Purtroppo è lui”. Scomparso nella notte, la sua auto nel fango: ritrovamento atroce

Pubblicato: 17/06/2025 13:33
auto Trento morto bosco

Era una notte silenziosa e immobile, una di quelle in cui anche il bosco sembra trattenere il fiato. Le strade erano deserte, la luna alta, e i paesi di montagna, chiusi nel loro sonno profondo, sembravano ignorare che qualcosa stava per spezzare la quiete. Solo il rumore sommesso di un motore, lontano, rompeva la calma. Un uomo, da solo nella notte, stava percorrendo un tragitto familiare, ma per ragioni che nessuno ancora conosce, quel viaggio si è interrotto nel buio.

Nel cuore delle prime ore del mattino, quando il mondo lentamente riprende vita, una telefonata ha scosso la centrale dei soccorsi. Era una voce tesa, piena di preoccupazione. L’assenza di un ritorno atteso, il vuoto lasciato da una macchina parcheggiata altrove, da un letto rimasto intatto. Da lì sono iniziate le ricerche, cariche di speranza ma anche, inevitabilmente, di timore. A mettersi in moto sono stati volontari, soccorritori esperti, uomini e donne abituati a rispondere all’imprevisto con determinazione e sangue freddo.

Le ricerche all’alba e la scoperta dell’auto

Il dramma si è consumato in Trentino, nei boschi tra Romeno e la località di Prà dela Prieda. La vittima è Livio Zucal, un allevatore di 80 anni, residente nel piccolo comune trentino. L’uomo era uscito di casa intorno alla mezzanotte a bordo della sua Mitsubishi Pajero, senza però fare più ritorno. Intorno alle cinque del mattino, la sua famiglia ha lanciato l’allarme, contattando il Numero unico per le emergenze per denunciare la scomparsa.

A quel punto si sono attivati i Vigili del Fuoco volontari e il Nucleo Speleo Alpino Fluviale (SAF), supportati da un elicottero della Guardia di Finanza. Le ricerche si sono concentrate nella zona tra il centro abitato e il lago di Santa Giustina, un’area ampia e complessa, con zone boschive e tratti paludosi. È proprio lì che, dopo alcune ore di perlustrazione, è stata avvistata la vettura impantanata nel fango.

Il ritrovamento del corpo e le prime ipotesi

A pochi metri di distanza dall’auto, in una radura nascosta dalla vegetazione, il corpo senza vita di Zucal è stato rinvenuto dal personale sanitario. Nonostante l’intervento immediato, per l’anziano non c’era più nulla da fare. Le prime ipotesi suggeriscono un malore improvviso, forse sopraggiunto mentre cercava di mettersi in salvo o chiedere aiuto, ma sarà solo l’autopsia a poter chiarire le cause effettive della morte.

Il compito di fare luce sulle circostanze dell’accaduto spetta ora alle forze dell’ordine, che dovranno stabilire se vi siano state eventuali responsabilità o negligenze. Intanto la comunità di Romeno piange la scomparsa di un uomo molto conosciuto, figura di riferimento all’interno del caseificio sociale locale. Livio Zucal lascia due figli e un ricordo vivo in tutti coloro che hanno condiviso con lui la quotidianità, fatta di lavoro, dedizione e amore per la terra.

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