
Se n’è parlato per settimane. Beppe Marotta ha affermato che l’Inter è stata colta del tutto impreparata dall’addio di Simone Inzaghi in direzione Arabia. I dirigenti nerazzurri erano convinti di andare avanti con lui. E si è parlato tanto anche del comportamento dell’ex allenatore nerazzurro, investito da molte critiche da più parti.
Il nodo della questione erano le frasi dette da Simone Inzaghi prima della finale di Champions League che molti, anche all’interno dell’Inter, hanno trovato inopportune e destabilizzanti per l’ambiente. Il tecnico però aveva negato ogni addebito. Ma oggi arriva un clamoroso retroscena dall’Arabia che cambia tutto.
L’Al Hilal rompe il silenzio: altro che accordo lampo…
Ora l’Al Hilal rompe il silenzio e getta benzina sul fuoco: il trasferimento di Simone Inzaghi era già scritto prima della finale di Champions League persa dall’Inter contro il PSG. Un retroscena che arriva direttamente dalle parole di Esteve Calzada, Ceo del club saudita, che ha raccontato alla BBC come la trattativa fosse chiusa da tempo.

“Potrebbe sembrare qualcosa di improvviso, ma è il risultato di un duro lavoro“, ha precisato Calzada. Inzaghi avrebbe chiesto di non formalizzare nulla prima della partita di Monaco di Baviera – finita con un pesante 5-0 a favore di Luis Enrique e del suo PSG – per rispetto dei nerazzurri e dell’importanza dell’appuntamento.
In realtà, come svelato dal numero uno dell’Al Hilal, l’accordo economico era già definito: un ingaggio da 30 milioni di euro netti, cifra inarrivabile per l’Inter e la Serie A. Una versione che stride con quella di Beppe Marotta e soprattutto dello stesso Inzaghi, che avevano parlato di una scelta maturata solo “dopo la finale”.
L’obiettivo saudita: tornare a vincere
Inzaghi debutta ora in un contesto completamente diverso: la sua avventura in Arabia Saudita parte dal Mondiale per club, con un esordio da brividi contro il Real Madrid mercoledì 18 giugno alle 21. “Non siamo qui per scambiare maglie con i Blancos o solo per la visibilità”, ha spiegato Calzada, “ma per vincere. Vogliamo riconquistare il campionato, quest’anno arrivare secondi non è stato abbastanza”.
Inzaghi è pronto a ripartire in un campionato certamente meno prestigioso di quelli europei, ma con le tasche colme di petrodollari. Resta una sensazione amara legata a tutta la vicenda, una sensazione di inopportunità e di scarsa trasparenza da parte del tecnico. E i tifosi dell’Inter, ancora scottati dal tracollo europeo, ora dovranno digerire anche questo retroscena. Di certo la figura dell’ex tecnico ne esce sminuita, almeno dal punto di vista umano.