
Jannik Sinner torna prepotentemente al centro della scena sull’erba di Halle. Dopo un periodo di alti e bassi, il tennista altoatesino ha imposto la sua legge in due set, dominando Yannick Hanfmann con un 7‑5, 6‑3 che non ammette repliche.
Nel primo set Sinner ha dimostrato tutta la sua maturità: incursioni vincenti, rovesci profondi e tempi perfetti nei momenti topici. Nel secondo, ha tolto respiro all’avversario con un ritmo incalzante, senza lasciare spiragli. La leadership del match non è mai stata in discussione. La vittoria netta su Hanfmann non è solo un risultato: è un segnale di rinascita per Sinner.

Il racconto della partita
Sul veloce erba tedesca, Sinner ha incanalato tutta la sua potenza: servizio incisivo, scambi aggressivi e un equilibrio evidente con Hanfmann fino al momento clou. Nel game decisivo, l’azzurro ha azzardato colpi millimetrici e non ha tremato sul 5‑5, conquistando due game di fila per chiudere 7‑5. La sua concentrazione è stata la chiave.
Hanfmann, reduce da una prova solida, ha provato a reagire. Ma la risposta di Sinner è stata implacabile: break precoce, intensità altissima e pochi errori. Il 6‑3 finale riflette non solo il divario tecnico ma anche quello mentale: Sinner ha tenuto il piede sull’acceleratore, senza concedere chance. Con questo successo per 2‑0, l’altoatesino avanza deciso agli ottavi di finale.

Adesso di nuovo Bublik
Il prossimo avversario è Alexander Bublik, il Kazako ha liquidato Alexandre Muller per 6‑4, 6‑4, mostrando nuovamente il suo gioco potente e scintillante. Sarà un vero scontro generazionale e stilistico: da una parte l’estro imprevedibile e il servizio devastante di Bublik, dall’altra la precisione glaciale e l’atletismo al limite di Sinner; la solidità di Sinner contro il brio di Bublik. Sarà una sfida tattica, fisica e psicologica.
Il tabellone di Halle non perdona: giocatori come Medvedev, Tsitsipas e lo stesso Bublik ricordano il livello altissimo del torneo. Sinner ha sete di risposte: reduce da qualche prestazione sotto tono dopo il successo al Roland Garros, l’altoatesino ha bisogno di confermare il suo primo posto e ritrovare fiducia alle porte di Wimbledon.