Una storia tragica avvolta nel mistero, che più di un thriller tiene col fiato sospeso: una neonata e sua madre trovate senza vita all’interno di Villa Pamphilj, nel cuore di Roma. Nessuno sapeva dell’esistenza della piccola, venuta al mondo in silenzio e, altrettanto silenziosamente, sparita. Chi era questa bambina e perché il suo arrivo e la sua scomparsa sono avvenuti nell’ombra?
Solo dopo giorni di intense indagini è emerso il nome con cui la piccola veniva chiamata: Andromeda. Un uomo, che ha dichiarato di essere il padre, è ora il principale sospettato. Secondo la sua versione, la bambina nasceva a La Valletta, Malta, dove la coppia aveva vissuto per un breve periodo. Tuttavia, nessuna traccia di madre o figlia è mai stata registrata negli ospedali locali. Gli investigatori sospettano un parto casalingo, lontano dai radar sanitari. Tragicamente, i corpi della bimba e della madre sono stati rinvenuti insieme, nascosti tra la vegetazione del parco romano.
Chi era davvero la madre di Andromeda?
La donna, ancora senza una chiara identità, è descritta come una giovane donna di 29 anni, dai tratti dell’Est Europa. Alta e bionda, si faceva chiamare Stella e lavorava nel settore informatico, forse come hacker. Parlava russo, il che ha portato le autorità italiane a collaborare con l’ambasciata russa per una possibile identificazione. Tra i suoi segni distintivi, un tatuaggio di uno scheletro su una tavola da surf.
**Un passato pieno di ombre**
L’uomo che afferma di essere il padre della neonata è stato fermato in Grecia. Nei documenti italiani e maltesi appare come Rexal Ford, ma il suo vero nome è Francis Kaufmann. Gli agenti dell’FBI hanno scoperto che si era creato una falsa identità sei anni fa. Negli Stati Uniti, Kaufmann ha un passato turbolento, con diverse accuse di violenza domestica e un periodo di detenzione. Le autorità stanno ricostruendo i suoi movimenti e legami per far luce su questo intricato caso.
