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Il campione è in ospedale, il gesto commovente dei compagni di squadra: da lacrime

Pubblicato: 18/06/2025 17:19
polonara

Hanno affrontato la serata con la calma di chi sa di aver lavorato per mesi a costruire qualcosa di solido. Dal primo pallone alzato, hanno preso in mano il destino della partita, colpendo con precisione e difendendo ogni centimetro del campo. Hanno imposto il loro gioco senza esitazioni, alzando il livello nei momenti cruciali e costringendo gli avversari a rincorrere. Ogni azione ha raccontato la stessa storia: quella di una squadra che ha saputo trasformare la pressione in energia.

Hanno lottato su ogni pallone, hanno esultato insieme, hanno sofferto insieme. Ogni scelta è sembrata il frutto di una consapevolezza collettiva, affinata giorno dopo giorno. Hanno resistito quando la partita si è fatta più dura, e poi hanno affondato il colpo con freddezza. Al fischio finale, hanno lasciato il campo per trasformare la loro gioia in un gesto di solidarietà, recandosi nello spogliatoio e videochiamando il loro compagno di squadra in ospedale. Quel gesto ha trasformato una vittoria sportiva in un segno tangibile di fratellanza e speranza.

Virtus Bologna campione, il gesto per Achille Polonara è da brividi

La Virtus Bologna si è laureata campione d’Italia 2025 con un trionfo netto: un secco 3-0 sulla Germani Brescia nella serie finale. Ma su questo scudetto grava un significato ancora più profondo: quello dedicato ad Achille Polonara, afflitto dalla leucemia e costretto a guardare da lontano la festa della squadra.

Polonara, ala insostituibile della Virtus, era ricoverato nel reparto di ematologia del Sant’Orsola Malpighi di Bologna. Nonostante la malattia lo tenesse lontano, il suo spirito è stato il vero protagonista della serata. I compagni, prima della gara, hanno fatto un gesto carico di affetto: si sono presentati in campo indossando la sua maglia numero 33 durante il riscaldamento, un tributo visibile e sentito.

Al termine dei 40 minuti, all’esplosione della sirena che ha sancito il 17° scudetto della Virtus, Belinelli – il capitano – ha scelto di dedicare la vittoria ad Achi: «Porteremo la Coppa in ospedale», ha dichiarato con voce rotta dall’emozione. Durante la festa, in uno spogliatoio carico di emozione, i giocatori hanno interrotto i festeggiamenti per collegarsi via video con Polonara. Tra cori, applausi e lacrime, Shengelia e compagni hanno urlato “Achi, ti amiamo”. Toko ha sottolineato a microfono: «Questo scudetto è tuo, fratello».

Un coro, un abbraccio virtuale, un messaggio collettivo: la squadra ha scelto di trasformare una vittoria sportiva in un momento solidale, scegliendo di condividere una conquista con chi in quel momento combatte una battaglia ben più dura.

Scenografia da finale e clima da impresa

Il PalaLeonessa ha visto la festa in diretta: le maglie numero 33, le bandiere bianconere sventolare, le lacrime di gioia di una squadra compatta. L’MVP della serie, Shengelia, ha detto: «È stato un finale di stagione storico. Lo dedichiamo ad Achi». Belinelli, guardando al futuro, ha fatto una riflessione intensa: «Abbiamo vinto dopo quattro anni, e questo scudetto è speciale perché lo volevamo per lui. Ora mi chiedo: sarà il mio ultimo ballo?».

Il coach Ivanovic, dal canto suo, ha reso omaggio allo spirito del gruppo: poche parole, ma tantissime azioni – precise e insieme affiancate – che hanno trasformato una stagione altalenante in un trionfo memorabile.

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