
“Israele ha commesso un grande errore e sarà punito”. È il duro avvertimento lanciato dalla Guida Suprema iraniana, Ali Khamenei, al premier israeliano Benjamin Netanyahu. “Chi conosce la storia dell’Iran sa che sappiamo rispondere alle minacce. Le conseguenze di un attacco americano saranno gravi e irreparabili”, ha dichiarato Khamenei in un messaggio trasmesso dalla tv di Stato iraniana. Intanto, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) ha confermato che Israele ha distrutto due edifici a Karaj, vicino Teheran, dove venivano prodotti componenti per centrifughe di uranio. Anche Papa Leone è intervenuto: “Straziato dal grido di dolore che viene dai luoghi della guerra.” Il presidente iraniano ha lasciato il Paese, non si conosce il motivo del viaggio che non sembra fosse preventivato. Contemporaneamente arrivano dagli Usa dichiarazioni contrastanti sulla possibilità che l’Iran abbia il nucleare, con l’Aeia che ne smentisce la tesi e Trump che invece la considera credibile.

23.05 – Trump dice che l’Iran avrà presto arma nucleare
Fanno paura le dichiarazioni di Trump: “Sono 20 anni, forse più, che dico che l’Iran non può avere un’arma nucleare. Lo dico da molto tempo e credo che siano stati a poche settimane dall’averne una”.
22.00 – Aeia smentisce preparazione atomica da Teheran
“Siamo arrivati alla conclusione di non poter affermare che al momento ci sia stato alcuno sforzo sistematico in Iran per cercare di sviluppare un’arma nucleare”. Lo ha detto a Sky News il direttore dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), Rafael Grossi, secondo cui il rapporto presentato nei giorni scorsi, e usato da Israele per citare l’attacco contro Teheran, afferma che l’Iran sta arricchendo l’uranio al 60%, unico Paese al mondo a farlo, e che “questo è un elemento di preoccupazione”. Ma “dire che stanno costruendo un’arma nucleare…non abbiamo detto questo”, ha aggiunto.
20.00 – Iran sostiene di aver lanciato missili ipersonici
L’Iran sostiene di aver lanciato missili ipersonici nell’ultimo attacco contro Israele. Lo ha riferito la tv di Stato di Teheran, secondo cui i missili Fattah “hanno penetrato con successo le difese del regime israeliano”.
18.34 – Si muove l’aereo da Apocalisse Usa
Negli Stati Uniti il Boeing E-4 ‘Nightwatch’ è stato sorpreso nella notte di martedì 17 giugno in un volo segreto partito dalla Louisiana e terminato in Maryland. Il velivolo si è guadagnato il suo soprannome in quanto funge da rifugio e posto di comando volante per gli alti funzionari americani in caso di conflitto (da Adnkronos)
18.10 – Presidente iraniano lascia Teheran, poi arriva la smentita
L’aereo del presidente iraniano Pezeshkian, insieme ad altri due voli presidenziali, è partito da Teheran in direzione dell’Omann. Non è chiaro se si tratti di una visita prevista. Poi è arrivata la smentita: “Non ho lasciato Teheran alla guida di una delegazione, né abbiamo inviato una negoziale nel Sultanato dell’Oman”, ha ribadito Aragchi.
17.00 – Evacuazione di americani da Israele
Un “avviso urgente” ai “cittadini americani che desiderano lasciare Israele”. Arriva dall’ambasciatore Usa in Israele, Mike Huckabee, che tramite un post su X informa che l’ambasciata degli Stati Uniti “lavora a voli di evacuazione” da Israele e a “partenze di navi da crociera”. Nel post, le indicazioni per la registrazione.
16.20 – Trump: “Putin vuole mediare, gli ho detto di occuparsi dell’Ucraina”
“Ho sentito Vladimir Putin ieri, si è offerto di mediare” in Medio Oriente. “Gli ho detto fammi un favore, mediamo con la Russia prima “. Lo ha detto Donald Trump, ribadendo che la guerra in Ucraina, se fosse stato lui presidente, non sarebbe mai accaduta. Aggiunge inoltre, sull’Iran: “Gli iraniani hanno suggerito di venire alla Casa Bianca a negoziare. Io non posso andare lì con tutto quello che sta succedendo”, ha aggiunto. Ed insiste che L’iran deve rinunciare al nucleare.
15:39
Macron riunisce il Consiglio di difesa e sicurezza della Francia
Si riunirà alle 16 all’Eliseo il Consiglio di difesa e sicurezza annunciato da Emmanuel Macron. Alla riunione, secondo fonti di Bfmtv, saranno presenti il premier François Bayrou, il ministro della Difesa Sébastien Lecornu, il titolare degli Esteri Jean-Noël Barrot e il ministro degli Interni, Bruno Retailleau.
15:36
Starmer convoca la riunione di emergenza del comitato Cobra
Il primo ministro britannico presiederà questo pomeriggio una riunione di emergenza del comitato Cobra alla luce degli ultimi sviluppi tra Iran e Israele.
12:35
Khamenei agli Usa: “L’Iran non si arrenderà, le conseguenze di un attacco americano saranno irreparabili”
“Le conseguenze di un attacco americano all’Iran saranno gravi e irreparabili, non ci arrenderemo”. Questo l’avvertimento dell’ayatollah Ali Khamenei rivolto agli Stati Uniti.
12:34
Khamenei a Trump: “Gli iraniani rispondono bene alle minacce”
“Chi conosce la storia dell’Iran sa che il nostro popolo reagisce bene alle minacce”. Sono le parole della Guida Suprema Khamenei al presidente americano Donald Trump, pronunciate nel suo messaggio alla Nazione trasmesso dalla tv di Stato iraniana.
12:33
Khamenei: “Israele ha commesso un grande errore, pagherà”
“Israele ha commesso un grande errore e sarà punito”. Lo ha detto l’ayatollah Khamenei durante il suo messaggio ufficiale, trasmesso dalla televisione di Stato di Teheran.
12:30 – Khamenei: “Non dimenticheremo il sangue dei martiri”
Il leader supremo iraniano, Ali Khamenei, ha affermato: “Non dimenticheremo il sangue dei martiri e l’attacco israeliano al loro territorio”, nel messaggio trasmesso in diretta dalla tv di Stato iraniana.
12:16 – Ue: “Il cambio di regime in Iran non è la nostra posizione”
“Sia chiaro, un cambio di regime non rientra nella posizione concordata dell’Ue. Noi ci impegniamo ad adottare un approccio politico globale nei confronti dell’Iran, per affrontare tutte le questioni che ci preoccupano, tenendo conto di tutte le opzioni a nostra disposizione, comprese le sanzioni”. Lo ha dichiarato Anouar El Anouni, portavoce dell’Ue per la Politica estera, durante il briefing quotidiano con la stampa.
12:10 – Tajani: “Al lavoro per evacuare gli italiani da Israele e Iran”
“Stiamo vedendo come fare per far uscire da Israele e dall’Iran gli italiani che vogliono partire, per farli imbarcare su qualche aereo in Giordania o in Egitto. Non è facile. Ieri siamo riusciti ad accompagnare parecchi italiani che volevano lasciare Teheran”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, aprendo il suo intervento alla relazione annuale Consap.
12:09 – L’Idf distrugge 5 elicotteri iraniani
L’aeronautica israeliana ha colpito questa mattina cinque elicotteri AH-1 iraniani in una base aerea a Kermanshah, secondo quanto dichiarato dal portavoce delle Idf, generale di brigata Effie Defrin, in conferenza stampa. “La loro missione era quella di provare a danneggiare il nostro aereo”, ha aggiunto.
11:55 – Iran, il bando dell’app WhatsApp
WhatsApp ha espresso “preoccupazione” per il blocco dei suoi servizi in Iran, dopo che l’emittente statale IRIB ha esortato i cittadini a cancellare l’app, accusandola di condividere dati con Israele.
Un portavoce di WhatsApp ha smentito le accuse, ribadendo che i messaggi sono crittografati end-to-end e che la piattaforma non fornisce dati in blocco a nessun governo. Il portavoce ha aggiunto che il blocco potrebbe essere solo un pretesto per limitare l’accesso all’app proprio in un momento critico.

11:54 – Erdogan: “Le azioni di Teheran sono in linea con la legittima difesa”
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha definito le azioni dell’Iran una forma di legittima difesa conforme al diritto internazionale. Parlando davanti al Parlamento di Ankara, Erdogan ha affermato che, dopo Gaza, Libano, Siria e Yemen, Israele ha esteso la propria violenza anche all’Iran, bombardando il Paese e uccidendo civili.
11:43 – Aiea: colpiti due impianti di produzione di centrifughe in Iran
L’Aiea ha riferito che due impianti di produzione di centrifughe per l’arricchimento dell’uranio, situati a Karaj e al Centro di Ricerca di Teheran, sono stati colpiti.
Nel sito di Teheran è stato danneggiato un edificio dove si testavano rotori per centrifughe avanzate, mentre a Karaj sono stati distrutti due edifici per la produzione di componenti. Entrambi i siti erano sotto monitoraggio Aiea nell’ambito del Jcpoa.
07:30 – “La battaglia ha inizio”.
Così ha scritto su X la Guida Suprema iraniana, Ali Khamenei, nella sua prima reazione dopo le dichiarazioni del presidente americano Donald Trump, che ha affermato di non avere intenzione “per ora” di uccidere il leader iraniano. “La Repubblica Islamica trionferà sul regime sionista,”
ha aggiunto Khamenei nel suo messaggio. Nel frattempo, durante la notte si è registrato un nuovo scambio di missili tra Israele e Iran. L’esercito israeliano ha lanciato un appello urgente ai residenti di un distretto di Teheran, chiedendo loro di evacuare immediatamente.
22.58 Trump valuta l’attacco
Il presidente Donald Trump si riunirà a breve con il suo team per la sicurezza nazionale nella Situation Room della Casa Bianca per prendere decisioni sulla politica degli Stati Uniti riguardo alla guerra tra Israele e Iran. Lo riferiscono tre funzionari statunitensi ad Axios, secondo cui Trump sta seriamente considerando l’ipotesi di entrare in guerra e lanciare un attacco statunitense contro le strutture nucleari iraniane, in particolare contro l’impianto sotterraneo di arricchimento dell’uranio a Fordow.

22.35 L’Iran potrebbe contrattaccare
Secondo funzionari americani che hanno esaminato i rapporti di intelligence, l’Iran ha preparato missili e altri equipaggiamenti militari per attaccare le basi statunitensi in Medio Oriente, qualora gli Stati Uniti si unissero alla guerra di Israele, lo scrive il New York Times. Sempre stando a quanto riportato dalla testata, l’Iran potrebbe piazzare mine nello Stretto di Hormuz se gli Stati Uniti si unissero alla guerra di Israele. Gli Stati Uniti hanno inviato in Europa circa tre dozzine di aerei da rifornimento che potrebbero essere utilizzati per supportare i caccia impegnati a proteggere le basi americane o per ampliare la gittata dei bombardieri coinvolti in un eventuale attacco agli impianti nucleari iraniani
20.50 “Il mondo verso l’olocausto nucleare”
Gli attacchi di Israele sulle strutture del programma nucleare pacifico dell’Iran sono illegali e spingono il mondo verso un disastro atomico. Lo ha detto il ministero degli Esteri russo citato dalla Tass, che a domanda in merito a parlato del rischio di un vero e proprio olocausto nucleare qualora l’escalation dovesse proseguire nei prossimi giorni.
19.20 “Trump pronto ad attaccare”
Il presidente Usa Donald Trump incontrerà il suo team per la sicurezza nazionale nella Situation Room della Casa Bianca per prendere decisioni sulla politica degli Stati Uniti nei confronti della guerra tra Israele e Iran, hanno detto ad Axios tre funzionari statunitensi. I funzionari statunitensi hanno affermato che Trump sta seriamente prendendo in considerazione l’idea di entrare in guerra e lanciare un attacco americano contro gli impianti nucleari iraniani, in particolare contro il suo impianto sotterraneo di arricchimento dell’uranio a Fordow.

18.40 Le parole di Trump
Donald Trump ha annunciato il controllo dello spazio aereo iraniano. “Ora abbiamo il controllo completo e totale dei cieli sopra l’Iran”, ha scritto su Truth. “L’Iran disponeva di ottimi sistemi di tracciamento satellitare e di altre attrezzature difensive, in quantità abbondante, ma non sono paragonabili alla ‘roba’ fatta, concepita e prodotta in America”, ha proseguito, “nessuno lo fa meglio dei buoni vecchi Stati Uniti”.
“Sappiamo esattamente dove si nasconde il cosiddetto ‘Leader Supremo’. È un bersaglio facile, ma è al sicuro lì. Non abbiamo intenzione di eliminarlo, almeno non per ora. Ma non vogliamo che i missili vengano sparati contro i civili o i soldati americani. La nostra pazienza si sta esaurendo. Grazie per la vostra attenzione a questo problema!”, ha scritto sempre su Truth il presidente Donald Trump. E il messaggio è stato ancora più chiaro in un secondo post scritto a caratteri cubitali: “Resa incondizionata”.

17.55 Merz: “Israele fa il lavoro sporco per noi”
Israele “sta facendo il lavoro sporco per tutti noi” in Iran: lo ha detto il cancelliere tedesco Friedrich Merz al G7. Che ha poi aggiunto: “Un possibile coinvolgimento degli Stati Uniti negli attacchi contro l’Iran non è ancora stato deciso” da parte del governo americano. “Ne abbiamo parlato, ma sembra che non ci sia ancora una decisione del governo americano”, ha spiegato Merz, sottolineando che ora tutto dipende da Teheran. “Ora dipende molto da quanto il regime dei mullah sarà disposto a tornare al tavolo delle trattative. In caso contrario, potrebbero esserci ulteriori sviluppi. Ma dovremo aspettare e vedere. Le decisioni saranno probabilmente prese nel prossimo futuro”.
16.58 “Colpito il cuore nucleare”
Israele ha colpito in profondità l’impianto di Natanz, uno dei pilastri del sistema nucleare dell’Iran. Diverse esplosioni sono state infatti segnalate a Isfahan, nel centro dell’Iran, dove si trova un centro di arricchimento dell’uranio. “Diverse esplosioni sono state avvertite a est e a nord di Isfahan e la difesa antiaerea è stata attivata per contrastare gli obiettivi ostili”, ha spiegato l’agenzia iraniana Mehr, nel mezzo del conflitto tra Israele e Iran. ”Siamo sul punto di distruggere altri 10 obiettivi nucleari nella zona di Teheran”, ha specificato il ministro della Difesa israeliano Israel Katz, affermando che l’Aeronautica militare israeliana si sta preparando a lanciare nuovi attacchi “molto seri”.

16:07 – Cnn: “A Iran mancano 3 anni per bomba atomica”
Secondo la CNN, l’intelligence americana ritiene che all’Iran manchino ancora almeno tre anni per sviluppare e rendere operativa un’arma nucleare. Una valutazione che contrasta con quella di Israele, che ha giustificato i recenti attacchi sostenendo che Teheran fosse vicina alla bomba. Le stesse fonti riferiscono che gli attacchi israeliani avrebbero ritardato il programma nucleare iraniano solo di pochi mesi.
15:24 – Hacker colpiscono Sepah Bank Iraniana: “Dati Distrutti”
Un gruppo di hacker con presunti legami con Israele, Gonjeshke Darande, ha annunciato di aver distrutto i dati della Sepah Bank, istituto finanziario iraniano. L’attacco, rivendicato tramite la piattaforma X, è avvenuto nel contesto delle tensioni tra Israele e Iran.
14:26 – Tajani: “Putin mediatore? Pensi alla fine dell’invasione in Ucraina”
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha risposto a chi gli chiedeva se il presidente russo Vladimir Putin possa essere un mediatore credibile nel conflitto tra Iran e Israele: “Putin dovrebbe mediare per concludere l’invasione dell’Ucraina.”
14:08 – Cremlino: “Israele riluttante ad accettare una mediazione esterna”
Il Cremlino ha dichiarato di “rilevare” una certa “riluttanza” da parte di Israele ad accettare una mediazione esterna, come quella proposta dal presidente russo Vladimir Putin, per cercare una soluzione al conflitto con l’Iran.

“Constatiamo una reticenza, per non dire altro, a ricorrere ai servizi di mediazione e a impegnarsi in un percorso pacifico verso una soluzione,”
ha detto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, in conferenza stampa.
“Chiediamo alle parti di mostrare la massima moderazione, per potersi impegnare – in un modo o nell’altro – sulla via diplomatica e politica.”
Già venerdì, durante una telefonata con il premier Benjamin Netanyahu, Putin aveva detto di essere “pronto a svolgere un ruolo di mediatore” per evitare un’ulteriore escalation, ha aggiunto il Cremlino.
14:07 – Al Jazeera: Teheran disposta a negoziare, ma solo se verranno rispettate le linee rosse
Secondo un funzionario della sicurezza iraniano citato da Al Jazeera, l’Iran sarebbe pronto ad avviare negoziati, ma solo se le proprie linee rosse verranno rispettate.
La fonte ha anche avvertito che un intervento statunitense rischierebbe di trascinare l’intera regione in guerra, un messaggio considerato un avvertimento diretto a Washington.
13:49 – Idf: “L’Iran non trasformerà il Medio Oriente in un cimitero”
“L’operazione contro l’Iran non finirà finché non avremo eliminato la minaccia nucleare e missilistica,”
ha dichiarato il generale Oded Basiuk, capo della direzione operativa dell’Idf, durante una conferenza con la stampa. “Stiamo colpendo obiettivi nucleari, centri di comando, difese aeree e scienziati. L’Iran nucleare non trasformerà il Medio Oriente in un cimitero.”
Basiuk ha poi precisato:
“Non stiamo colpendo il popolo iraniano, ma il regime che lo opprime. Chi ci minaccia è la leadership di Teheran, non la gente per le strade di Shiraz.”
13:47 – Trump: “Se Teheran prenderà di mira gli interessi americani, la risposta sarà ferma”
“Risponderemo con fermezza, non ci saranno freni,”
ha dichiarato Donald Trump ai giornalisti a bordo dell’Air Force One, dopo il ritorno dal G7 in Canada.
Trump ha confermato di stare valutando l’invio del suo inviato speciale per il Medio Oriente, Steve Witkoff, insieme al vicepresidente J.D. Vance, per un possibile contatto con funzionari iraniani. Tuttavia, ha aggiunto:
“Non sono particolarmente in vena di negoziare con Teheran.”
11:49 – Trump: “Voglio la fine della guerra, non il cessate il fuoco”
“Non sto cercando un cessate il fuoco, stiamo cercando di fare meglio di un cessate il fuoco,”
ha dichiarato il presidente americano Donald Trump, parlando con i giornalisti a bordo dell’Air Force One, dopo il rientro a Washington dal G7 in Canada.
Trump ha precisato di voler raggiungere “una fine vera” della guerra tra Iran e Israele, sottolineando l’obiettivo di una soluzione definitiva e non solo temporanea.
11:02 – Cnn: “Per l’intelligence Usa l’Iran non stava costruendo l’arma nucleare”
Secondo fonti citate dalla CNN, l’intelligence statunitense ha valutato che l’Iran non stava attivamente lavorando alla costruzione di un’arma nucleare prima dell’attacco israeliano.
Le stime indicano che Teheran avrebbe impiegato almeno tre anni per sviluppare e rendere operativa una testata nucleare. Questa valutazione, formulata alla vigilia dei raid israeliani, si discosta dall’allarme lanciato da Israele, che sostiene che l’Iran fosse vicino al punto di non ritorno nel proprio programma nucleare e che i bombardamenti, iniziati cinque giorni fa, siano atti di autodifesa.
Finora, gli attacchi israeliani hanno provocato gravi danni al sito di arricchimento dell’uranio di Natanz, mentre il complesso fortificato di Fordow è rimasto sostanzialmente intatto.
Secondo esperti di difesa, Israele non dispone dei mezzi per colpire Fordow senza l’impiego di armi specializzate e senza il supporto aereo statunitense.
10:51 – Baku: “Oltre 600 stranieri evacuati in Azerbaigian”
Secondo quanto riferito da un funzionario a Baku, oltre 600 cittadini stranieri sono stati evacuati dall’Iran in Azerbaigian, in seguito all’intensificarsi del conflitto.
09:15 – Idf: “Eliminato il nuovo capo di Stato maggiore iraniano”
Le Forze di Difesa Israeliane (Idf) hanno annunciato di aver ucciso Ali Shadmani, recentemente nominato capo di Stato maggiore del Comando centrale Khatam-al-Anbiya del Corpo dei Guardiani della Rivoluzione (Irgc). Secondo i media israeliani, l’operazione è avvenuta durante la notte, quando i jet israeliani hanno colpito un centro di comando operativo nel centro di Teheran. Shadmani, figura di vertice nella gerarchia militare iraniana, era stato nominato solo quattro giorni fa, dopo la morte di diversi alti comandanti iraniani nel primo giorno dell’offensiva israeliana. Il Comando Khatam-al-Anbiya, di cui Shadmani era a capo, è l’organo responsabile della pianificazione e gestione delle operazioni militari dell’Iran.

05:57 – Trump ordina riunione d’emergenza nella Situation Room
La Cnn rivela che il presidente Trump ha dato disposizione di convocare nella notte il consiglio per la sicurezza nazionale nella Situation Room della Casa Bianca, con l’obiettivo di impostare un contatto diretto con la leadership iraniana. La priorità è “limitare l’escalation” ma anche “ribadire le linee rosse”, secondo una fonte interna citata dall’emittente.
05:50 – G7: “Israele ha diritto a difendersi, ma vanno protetti i civili”
Nella “dichiarazione dei leader del G7”, pubblicata alle prime luci dell’alba, si afferma che l’Iran rappresenta “la principale fonte di instabilità e terrore nella regione”, ma si richiama anche alla “protezione dei civili” e alla necessità di “una de-escalation globale, compreso un cessate il fuoco a Gaza”. Il documento ribadisce che Israele “non deve mai essere lasciato solo nella sua difesa”.
05:03 – Ansari attacca Trump: “Parole agghiaccianti, Teheran è una città, non un bersaglio”
“Teheran è una metropoli da quasi 10 milioni di abitanti. Pensare di evacuarla come se fosse una base militare è disumano e irresponsabile”. Così la deputata Yassamin Ansari, democratica di origini iraniane, risponde all’appello lanciato da Trump. In un post su X, aggiunge: “Il popolo iraniano ha bisogno di libertà, non di fughe”.

04:32 – Meloni incontra Trump al G7: “Necessario riaprire un negoziato con l’Iran”
Secondo quanto riferisce Palazzo Chigi, nella serata di ieri si è svolto un incontro bilaterale tra il premier Meloni e il presidente Trump a margine del G7. Il colloquio ha riguardato in modo specifico il dossier iraniano, con Meloni che ha definito “urgente e doveroso” riattivare una via diplomatica prima che il conflitto sfugga di mano.
03:25 – Cina invita i suoi cittadini a evacuare Israele, “il prima possibile”
L’allerta arriva via WeChat: l’ambasciata cinese a Tel Aviv raccomanda ai connazionali di abbandonare il Paese “con la massima rapidità possibile” attraverso i valichi verso la Giordania, a patto che le condizioni di sicurezza lo consentano. La comunicazione segue “i pericolosi sviluppi della notte”.
03:20 – Missili dall’Iran: esplosioni nel cuore di Israele, ma nessuna vittima
Per la terza volta in meno di dodici ore, missili iraniani sono piovuti sul centro di Israele, provocando esplosioni in diverse zone dell’area metropolitana. Il servizio di emergenza Magen David Adom conferma che non ci sono feriti, ma cresce il timore per un ampliamento degli obiettivi.
02:39 – Trump attiva il consiglio di sicurezza, staff convocato al rientro
Un funzionario americano conferma alla Cnn che la riunione con il team di sicurezza nazionale si terrà “al momento del rientro” di Trump a Washington, dopo la sua partenza anticipata dal G7. È il secondo vertice urgente convocato nell’arco di 72 ore.
02:33 – Macron: “Partenza anticipata di Trump è un segnale utile”
Il presidente francese ha commentato con toni favorevoli la scelta di Trump di lasciare il G7 in anticipo per seguire la crisi iraniana da Washington. “Se questo serve a costruire una tregua reale, allora è un passo nella giusta direzione”, ha dichiarato Macron.
01:59 – 21 Paesi arabi condannano Israele e chiedono una tregua immediata
In una nota congiunta firmata da 21 Stati arabi, tra cui Arabia Saudita, Egitto, Giordania, Qatar, Turchia e Emirati, si esprime “profonda preoccupazione” per la “pericolosa escalation” in atto e si invoca il rispetto del diritto internazionale. I ministri degli Esteri chiedono la cessazione immediata dei bombardamenti e la ripresa di una mediazione multilaterale.
01:47 – Casa Bianca: “Trump lascia il G7 per la crisi in Medio Oriente”
La portavoce Karoline Leavitt spiega che il presidente americano ha deciso di anticipare il rientro per gestire direttamente la crisi israelo-iraniana. “Ha firmato un importante accordo commerciale con il Regno Unito, ma ora la priorità è il Medio Oriente”.
01:31 – Iran attiva le difese aeree su Natanz, timori per i siti nucleari
Le difese aeree iraniane sono entrate in funzione attorno alla centrale di Natanz, uno dei principali impianti nucleari del Paese. Lo riporta la Bbc, aggiungendo che l’area è stata già colpita nei raid iniziali di Israele.
00:52 – Netanyahu: “Stiamo cambiando il volto del Medio Oriente”
Il premier Benjamin Netanyahu ha definito l’operazione militare contro l’Iran una “svolta epocale”. “Non si tratta di una semplice rappresaglia: stiamo ridisegnando gli equilibri del Medio Oriente per i prossimi decenni”.
00:44 – Trump: “Evacuate Teheran. Ora!”
Sul suo profilo Truth, il presidente Trump ha scritto: “L’Iran non può avere armi nucleari. Avrebbe dovuto firmare l’accordo, e ora pagano i civili. Che vergogna. Che spreco. Tutti dovrebbero evacuare immediatamente Teheran. Ora”.