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Obama avverte: democrazia americana “pericolosamente vicina” al modello delle autocrazie

Pubblicato: 18/06/2025 14:31

Barack Obama torna a parlare, e quando lo fa, è impossibile ignorarlo. A Hartford, di fronte a un pubblico civile in un momento già carico di tensioni interne e geopolitiche, l’ex presidente democratico lancia un segnale d’allarme: con Donald Trump di nuovo alla Casa Bianca, gli Stati Uniti starebbero rischiando di normalizzare comportamenti propri delle autocrazie europee contemporanee.

Un monito che non è solo retorica politica, ma una diagnosi severa su come la più antica democrazia costituzionale al mondo stia scivolando verso una deriva autoritaria.

“Siamo pericolosamente vicini”

Secondo quanto riportato dal New York Times, Obama non ha usato mezzi termini: “Se seguiamo regolarmente le dichiarazioni di chi ora è alla guida del governo federale si nota un debole impegno a rispettare quello che si intende, non solo dalla mia generazione ma almeno dalla Seconda Guerra Mondiale, essere il funzionamento di una democrazia liberale“.

Una frase che pesa, soprattutto perché arriva da chi è stato seduto per otto anni nello Studio Ovale e conosce bene i limiti, scritti e non scritti, del potere esecutivo. E i rischi che si corrono se non si rispettano le basi condivise della democrazia.

L’affondo contro Trump

La conversazione con lo storico Cox Richardson, noto per la sua lettura critica dell’era Trump, è stata l’occasione per chiarire come l’allerta non sia solo una questione di stile politico, ma di tenuta istituzionale: “La democrazia richiede che i funzionari dell’esecutivo, in particolare quelli del dipartimento di Giustizia e dei giudici, si impegnino per mantenere le leggi e la Costituzione“.

E quando questo impegno vacilla, spiega Obama, il rischio è quello di scivolare su un piano inclinato già visto altrove: “Cominciamo a scivolare con qualcosa che non è coerente con la democrazia americana, ma con le autocrazie, con l’Ungheria sotto Orban“. Un paragone che, per gli addetti ai lavori, suona come un campanello d’allarme di livello massimo.

“Non siamo ancora oltre il limite”

Obama sa che il confine non è stato superato del tutto, ma lo vede avvicinarsi pericolosamente: “Non siamo ancora completamente a quel punto, ma siamo pericolosamente vicini a normalizzare comportamenti di questo genere”.

Il messaggio, diretto a cittadini e funzionari di governo, è chiaro: “Abbiamo bisogno che la gente fuori e dentro il governo dica: Non cadiamo in quel burrone dal quale è difficile rialzarsi”. Il dibattito è riaperto: gli Stati Uniti riusciranno a difendere fino in fondo la propria democratizia, oppure la tempesta politica dell’era Trump continuerà a erodere i cardini su cui la Repubblica è stata costruita?

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