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Umberto Bossi, il figlio Riccardo è stato condannato. Le accuse sono gravissime

Pubblicato: 18/06/2025 13:23
umberto bossi figlio

A Riccardo Bossi, primogenito di Umberto Bossi, è stata inflitta in primo grado dal tribunale di Varese una condanna a un anno e quattro mesi di reclusione per maltrattamenti nei confronti della madre, Gigliola Guidali.

La sentenza, emessa oggi, giunge al culmine di un processo che ha fatto luce su episodi avvenuti nel 2016, culminati in una denuncia per condotte vessatorie e minacce.

I dettagli del processo

La vicenda giudiziaria ha avuto inizio con la querela presentata da Gigliola Guidali contro il figlio Riccardo. Nonostante la successiva remissione della querela da parte della madre e la sua dichiarazione in aula di un ristabilito clima di serenità familiare, l’accusa di maltrattamenti ha proseguito il suo corso d’ufficio. La remissione della querela ha invece estinto l’accusa di minacce.

Il quadro accusatorio, sostenuto dalla Procura, dipinge un contesto di continue e pressanti richieste di denaro da parte di Bossi Jr nei confronti della madre. A queste richieste si sarebbero accompagnati scatti d’ira degenerati, in un’occasione, in violenza fisica. L’imputato avrebbe aggredito la donna, ospite nella sua casa di Azzate, arrivando a farle sbattere la testa contro il muro. In un altro frangente, il clima di tensione e gli insulti avrebbero costretto la madre a fuggire dalla propria abitazione per sottrarsi alla presenza del figlio. Riccardo Bossi ha sempre rigettato ogni accusa, e il suo difensore, l’avvocato Federico Magnante, che ha notato l’assenza del proprio assistito in aula durante tutto il processo, ha già annunciato l’intenzione di presentare ricorso in Appello.

Un percorso giudiziario costellato di controversie

Questa condanna rappresenta solo l’ultimo capitolo di una serie di vicissitudini giudiziarie che hanno coinvolto Riccardo Bossi. Appena lo scorso gennaio, infatti, il figlio del fondatore della Lega era già stato condannato, con rito abbreviato, a due anni e sei mesi di reclusione dal GUP del tribunale di Busto Arsizio. L’accusa in quel caso era relativa alla percezione indebita del reddito di cittadinanza per diversi mesi. Le motivazioni di quest’ultima sentenza saranno depositate entro novanta giorni.

Il profilo giudiziario di Riccardo Bossi si arricchisce così di un ulteriore elemento. La comunità ora attende gli sviluppi del ricorso in Appello per questa ultima condanna, che potrebbe riscrivere, o confermare, il verdetto odierno.

Umberto Bossi in primo piano

Il passato di Riccardo Bossi

Riccardo Bossi, nato il 6 maggio 1979, è il primogenito di Umberto Bossi, fondatore della Lega. Dopo un breve impegno in ruoli minori del partito, ha seguito la sua passione per i motori. Ha gareggiato come pilota di rally tra Lombardia e Veneto. Successivamente ha intrapreso una carriera imprenditoriale. Tuttavia, come dicevamo, è spesso finito al centro di vicende giudiziarie. Sarebbe già stato condannato in passato per appropriazione indebita e truffa legate a spese non saldate (come acquisti di gioielli, rifornimenti e conti al ristorante). Nel marzo 2024 sarebbe stato indagato per aver percepito indebitamente il reddito di cittadinanza – circa 280 € al mese per 43 mesi, nonostante fosse già stato sfrattato – e nel gennaio 2025 sarebbe stato condannato in primo grado a 2 anni e mezzo di carcere, oltre al risarcimento di oltre 15 000 €. Un profilo segnato da esordi legati a rally e attività imprenditoriali, ma anche da una serie di grane legali che ne hanno spesso caratterizzato la vita pubblica e privata.

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Ultimo Aggiornamento: 18/06/2025 13:26

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