Un violento acquazzone improvviso ha colpito la città all’alba, trasformando le strade in fiumi e lasciando dietro di sé un caos inaspettato. Rami spezzati e tombini sollevati hanno reso il traffico cittadino un vero incubo per automobilisti e pedoni.
Le squadre di emergenza sono immediatamente intervenute per gestire la situazione e ripristinare la viabilità. I cittadini sorpresi dal nubifragio si sono trovati a fare i conti con disagi senza precedenti.
Alberi caduti e strade bloccate
Uno dei danni più significativi è stato causato dalla caduta di un grosso ramo che ha bloccato una delle arterie principali della città. Questo ha portato alla chiusura temporanea della strada per garantire la sicurezza e consentire le operazioni di pulizia. I vigili del fuoco, assistiti dalla polizia municipale, hanno lavorato senza sosta per ristabilire l’ordine.
L’evento ha riacceso il dibattito sulla vulnerabilità del territorio di fronte a condizioni meteorologiche estreme. Gli esperti sottolineano come i cambiamenti climatici stiano aumentando la frequenza di tali eventi. Mentre la città cerca di riprendersi, la preoccupazione per il futuro rimane alta, con previsioni meteo che indicano altre settimane di instabilità.
Latina e provincia sotto assedio
Il capoluogo pontino, in particolare il quartiere Nicolosi, ha visto un’inondazione che ha paralizzato via Romagnoli. Anche a Cisterna la situazione è critica: alberi crollati hanno ostacolato il traffico, costringendo gli operatori comunali e la protezione civile a intervenire prontamente per liberare le strade.
A Cisterna, l’acquazzone ha aggravato i danni causati dalla grandinata della settimana precedente. Le coltivazioni soffrono pesanti perdite, spingendo il sindaco a chiedere alla Regione Lazio il riconoscimento dello stato di calamità naturale per supportare le imprese agricole. Senza un aiuto tempestivo, molte aziende rischiano di non riprendersi in tempo per la stagione.