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Guerra, attacco atomico, blackout: i luoghi più sicuri in Italia dove rifugiarsi

Pubblicato: 18/06/2025 10:31
zone sicure Italia

In ogni angolo del mondo è in corso una guerra. Anche alle porte dell’Italia, in Ucraina. E poi il Medio Oriente, l’Africa, la crisi di Taiwan, il Sud America in fermento. Cresce quindi la paura. Una paura che si aggiunge ad altre emergenze, come quelle climatica, energetica, i terremoti, le alluvioni. Ecco, in un contesto del genere allora è lecito chiedersi: quali sono i luoghi più sicuri in Italia? Sebbene nessun territorio sia completamente esente da rischi, esistono alcune aree che offrono un profilo di pericolo sensibilmente più basso rispetto ad altre. Vediamo quindi dove ci si potrebbe rifugiare in caso di emergenza in Italia, a seconda del tipo di minaccia: dal rischio sismico a quello idrogeologico, fino agli scenari più estremi come un conflitto armato o il collasso delle reti energetiche. Vediamo quali sono le zone d’Italia più sicure in caso di emergenza, suddivise per tipologia di rischio.
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Luoghi a basso rischio sismico e sicuri per il dissesto idrogeologico

L’Italia è una nazione ad alta sismicità, ma esistono aree geologicamente più stabili. Le zone più sicure dai terremoti includono:
Sardegna centrale (es. Fonni, Nuoro): totalmente fuori da faglie attive, con basso rischio sismico e clima temperato.
Pianura veneta interna: alcune aree tra Padova e Vicenza mostrano una scarsa incidenza sismica.
Sud Salento (Puglia): territorio stabile e lontano da zone sismiche attive.
I cambiamenti climatici aumentano il rischio di piogge torrenziali, esondazioni e frane. Ecco le località italiane più protette per quanto riguarda frane, alluvioni e dissesto idrogeologico.
– Montefalco e Panicale (Umbria): borghi su colline dominate, mai colpiti da frane o alluvioni.
– Altopiano di Asiago (Veneto): altitudine ideale e drenaggio carsico naturale, protetto da inondazioni.
– Colline interne toscane e marchigiane: terreni argillosi ma stabili e lontani da grandi corsi d’acqua.

Paesi più sicuri in Italia in caso di guerra o attacco nucleare

Sempre più italiani sono ora preoccupati per un possibile scenario bellico. Le zone meno esposte a bombardamenti, attacchi o contaminazioni radioattive secondo gli esperti di Money.it sono:
– Comuni del Parco del Pollino (Basilicata): isolati, lontani da infrastrutture militari e centri industriali.
– Entroterra molisano: scarsamente urbanizzato, senza basi Nato o aeroporti militari vicini.
– Ogliastra e Gennargentu (Sardegna): territorio montuoso, difficile da raggiungere e privo di obiettivi strategici.

Dove rifugiarsi in Italia in caso di blackout o scarsità di risorse

Se dovesse verificarsi un collasso energetico o una grave interruzione dei rifornimenti, sopravvivere dipenderebbe dalla capacità di autosufficienza. Alcuni esempi sono:
– Val di Funes e Val di Rabbi (Trentino-Alto Adige): comunità alpine autosufficienti con impianti rinnovabili e filiere alimentari locali.
– Valtellina (Lombardia): energia idroelettrica, agricoltura diffusa, isolamento strategico.
– Appennino emiliano (es. Fanano, Lizzano in Belvedere): piccoli centri con buona autonomia energetica e risorse locali.

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