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“Diecimila soldati italiani”. Guerra, il piano del governo per le nostre truppe: rabbia e accuse feroci

Pubblicato: 19/06/2025 07:27

Dal prossimo 8 luglio, la Commissione Difesa della Camera avvierà l’esame del disegno di legge per la creazione della riserva ausiliaria delle Forze Armate italiane. L’annuncio è arrivato dal presidente della IV Commissione, Nino Minardo, durante una riunione dell’Ufficio di Presidenza.

Minardo ha chiarito che sul tavolo ci sono due proposte di legge: una a sua firma e una presentata dal deputato Stefano Graziano del Partito Democratico. “Abbiamo valutato esperienze internazionali – ha spiegato Minardo – e riteniamo sia il momento giusto per discutere seriamente l’istituzione di uno strumento utile alla sicurezza nazionale”.

La proposta firmata da Minardo prevede il reclutamento su base volontaria di ex militari in congedo, in particolare di coloro che hanno servito come Volontari in Ferma Triennale (VFT) o Volontari in Ferma Iniziale (VFI). L’obiettivo è poter contare su personale già addestrato, pronto a essere richiamato in caso di necessità.

Il testo legislativo prevede che la riserva militare possa essere attivata dal Governo in scenari di crisi grave, in caso di conflitto armato o per la difesa dei confini nazionali. L’impiego sarebbe possibile anche in presenza di uno stato di emergenza di interesse nazionale, dichiarato dal Consiglio dei Ministri.

Non manca il dissenso politico, soprattutto da parte dell’opposizione. Il dem Stefano Graziano ha preso le distanze dalla proposta Minardo, sottolineando che il suo progetto ha un impianto completamente diverso, volto a rafforzare l’apporto della Croce Rossa in ambiti civili e sociosanitari, senza prevedere alcuna funzione militare.

Molto critico anche Angelo Bonelli, deputato e co-portavoce di Alleanza Verdi e Sinistra (Avs), che definisce la proposta un tentativo della destra di spingere il Paese verso una logica militarista. Bonelli accusa il governo di trascurare le vere emergenze italiane, come il welfare in crisi, la mancanza di sostegno alle persone fragili e i tagli al volontariato.

“Si guarda al modello austriaco – ha attaccato Bonelli – ma si dimenticano le priorità reali: il potenziamento della protezione civile, il sostegno ai giovani ambientalisti, la prevenzione dei disastri naturali. Il governo preferisce investire in esercitazioni e mobilitazioni armate, anziché nella solidarietà sociale”.

Secondo Bonelli, la proposta di legge promuove una visione del Paese fondata su discipline gerarchiche, piuttosto che su reti civiche e di assistenza. “L’Italia ha bisogno di un investimento concreto nei servizi pubblici e nel volontariato civile – ha concluso – non di una nuova forza di riservisti armati”.

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