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Garlasco: la verità nascosta nell’impronta misteriosa

Pubblicato: 19/06/2025 09:59

Nel caldo vibrante di giugno, Milano assiste alla riapertura di un caso che ha scosso l’Italia: l’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto ad agosto 2007 a Garlasco. Quasi diciotto anni dopo, il 17 giugno 2025, si riaccendono le indagini con un incidente probatorio richiesto dalla Procura, puntando a nuovi elementi che potrebbero riscrivere l’intera storia del processo.

La misteriosa “traccia 10”

Al centro dell’attenzione c’è la “traccia 10”, un’impronta scoperta sulla porta d’ingresso della villetta di via Pascoli. Considerata dagli investigatori come la possibile “firma” dell’assassino, questa impronta, priva di sangue, contiene materiale biologico ancora da identificare. Sorprendentemente, i test Obti hanno escluso la presenza di emoglobina, sfatando l’ipotesi di un’impronta lasciata con mani insanguinate.

Chiara Poggi Assassino

Un nuovo spiraglio investigativo

Gli inquirenti non si danno per vinti: il residuo organico potrebbe contenere il Dna dell’assassino. Secondo il Messaggero, su questa impronta ruota il nuovo filone investigativo, con Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara, iscritto nel registro degli indagati.

Chiara Poggi Assassino

I dettagli che potrebbero cambiare tutto

Con Alberto Stasi, l’ex fidanzato di Chiara, in carcere con una condanna definitiva a sedici anni, il nuovo fronte della Procura apre a nuovi scenari. I periti Denise Albani e Domenico Marchigiani stanno esaminando l’origine e la compatibilità genetica della “traccia 10”. Inoltre, si analizzano ulteriori indizi come i campioni sotto le unghie della vittima e oggetti domestici, tra cui yogurt e biscotti, che potrebbero svelare molto sugli ultimi momenti di Chiara.

Ipotesi suggestive emergono: Chiara avrebbe potuto fare colazione con i suoi assassini. La presenza di tre sedie attorno al tavolo della cucina suggerisce più persone in casa la mattina del delitto. Se confermata, questa teoria allargherebbe la cerchia dei sospettati, mettendo in discussione la ricostruzione giudiziaria e la dinamica del delitto. Altre prove, come l’impronta 97F contenente sangue della vittima e i tentativi di Chiara di raggiungere il telefono, supportano l’ipotesi di una colluttazione.

Il tempo della verità

Le operazioni peritali riprenderanno il 19 giugno, protraendosi nei mesi successivi, con risultati attesi entro ottobre 2025. Questo termine potrebbe rivelarsi decisivo per chiarire chi fosse realmente nella villetta di via Pascoli quella tragica mattina. Il caso Garlasco continua a dividere l’opinione pubblica, tra vecchie certezze e nuove inquietudini, mentre la giustizia cerca risposte con nuovi strumenti e domande.

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