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Gattuso: “La Nazionale un sogno, io come Lippi: cosa farò adesso”

Pubblicato: 19/06/2025 12:10

È iniziata con determinazione, sincerità e la solita dose di grinta la nuova avventura di Rino Gattuso alla guida della Nazionale italiana. Alla sua prima conferenza da Ct, affiancato da Gigi Buffon come capodelegazione e dal presidente federale Gravina, l’ex mediano campione del mondo non ha lasciato spazio a dubbi: serve lavoro, entusiasmo e un forte senso di gruppo per rialzare l’Italia.

«Lippi? Mi ha telefonato subito: voglio ricreare quello spirito»

Gattuso non nasconde l’emozione per il paragone con Marcello Lippi: “Mi ha chiamato subito, ma cosa ci siamo detti resta tra noi. So però cosa è riuscito a fare in quello spogliatoio: creare appartenenza, unione. Questo è il mio obiettivo: voglio vedere i ragazzi venire a Coverciano col sorriso”.

“Ringhio” smentisce chi parla di carenza di qualità: “Non è vero che manca il talento. Dobbiamo aiutare i ragazzi a esprimerlo al massimo. Non possiamo permetterci di avere paura: con la paura non si va da nessuna parte. Bisogna ritrovare entusiasmo e fiducia. Stare fuori due volte dal Mondiale pesa, lo so bene, ma lavoreremo per non ripetere certi errori“.

Viaggi, dialoghi e contatto diretto: “Andrò a vedere tutto”

Gattuso è pronto a rimboccarsi le maniche: “Allenare la Nazionale non è come gestire un club, la quotidianità è diversa, ma il calcio è la mia vita. Prenderò treni e aerei per parlare con i ragazzi, seguirli agli allenamenti, guardarli in partita. Voglio fare scelte giuste, senza dare fastidio ai club di Serie A o all’estero”.

Chi si aspetta un dibattito sterile sul modulo resterà deluso: “In Italia c’è chi gioca a tre e chi a quattro, ma non è questo il punto. Dobbiamo costruire una squadra che sappia stare nella metà campo avversaria, creare occasioni e far male. Il resto viene dopo”.

Gravina: “Con Spalletti ottimi rapporti, ma era necessario cambiare”

Gravina, a fianco del nuovo ct, ha chiarito i motivi del cambio in panchina: “Con Luciano Spalletti c’era un rapporto splendido, ma c’era anche bisogno di dare una risposta concreta, in tempi rapidi. Con Rino abbiamo trovato subito la giusta sintonia per voltare pagina“.

Rino risponde anche a chi lo critica per le esperienze passate: “Ho Bonucci nel mio staff e altri con cui lavoro da tempo. Ho perso una qualificazione in Champions col Napoli per un punto, col Milan lo stesso. All’Hajduk si è scritto tanto di negativo, ma conta vedere come lavori, se lasci qualcosa di buono. E penso di sì“.

Adesso parola ai fatti: Gattuso promette un’Italia con coraggio, lavoro e orgoglio di farne parte. E sogna di rivederla sul palcoscenico che le compete: un Mondiale da protagonista.

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