L’escalation tra Israele e Iran ha riacceso paure che si pensavano archiviate, rispolverando un’espressione che Papa Francesco aveva scolpito nel dibattito geopolitico già nel lontano 2014: “La Terza Guerra Mondiale verrà a pezzi“.
Un’analisi che si fa profezia
Era agosto, dieci anni fa, quando Papa Francesco, di ritorno da un viaggio in Corea del Sud, pronunciò parole che allora suonarono come un ammonimento visionario: “Stiamo vivendo una terza guerra mondiale a pezzi“. Un concetto ripetuto più volte, diventato simbolo del suo pontificato e del suo sguardo lucido sulla frammentazione dei conflitti moderni.
Non servono bombe atomiche e dichiarazioni ufficiali: basta la somma di focolai lontani e apparentemente slegati per comporre un mosaico globale di crimini, massacri e distruzione.
A Redipuglia, davanti alle tombe della Prima Guerra Mondiale, Francesco ribadì il concetto: “Forse si può parlare di una terza guerra mondiale, una combattuta a pezzi”. Un messaggio forte, ignorato da molti leader, ma che oggi sembra quasi un referto clinico di ciò che vediamo.
Dall’Ucraina al Medio Oriente: tasselli di un conflitto senza confini
Quando parlava di guerra “a rate”, Francesco puntava il dito su scenari che già allora ribollivano di tensioni: Ucraina, Siria, Iraq. Oggi la cronaca restituisce lo stesso copione su scala ancora più ampia: l’Europa scossa dalla guerra sul suolo ucraino, il Medio Oriente sull’orlo di uno scontro diretto tra Israele e Iran, l’Africa attraversata da colpi di Stato e guerriglie dimenticate, il Sud America divorato da criminalità e diseguaglianze.
Il Papa lo disse chiaro in un’intervista a Canale 5 nel dicembre 2022: “Quella dell’Ucraina ci sveglia un po’, ma da tempo stiamo vivendo una terza guerra mondiale a pezzetti“. Un concetto semplice e spietato: nessun conflitto isolato, ma una fitta rete di crisi locali che compongono un unico, inquietante scenario.
Un monito che brucia ancora oggi
A distanza di un decennio, il monito di Papa Francesco è diventato un grido di allarme che oggi trova drammatica conferma in ogni nuovo bollettino di guerra. La pace globale è più fragile di quanto sembri, minacciata da tensioni irrisolte e da un’umanità che, come ammoniva Francesco, non ha imparato abbastanza dalla storia.
Resta allora una domanda: abbiamo ascoltato davvero quelle parole o le abbiamo lasciate scivolare via, come un sermone in sottofondo? Oggi, mentre il mondo torna a tremare, la guerra a pezzi di Papa Francesco sembra purtroppo avere contorni sempre più concreti.