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Infradito, tutti i rischi che non conosci e come scegliere quelle giuste (per evitare guai seri). Medici in allarme

Pubblicato: 19/06/2025 10:29
infradito

Le infradito sono ormai sinonimo d’estate. Quanti di voi non le hanno già tirate fuori e sfoggiate in giro? Colorate e leggere, sono tra le calzature estive più amate, ma secondo gli esperti indossarle a lungo può causare seri problemi ai piedi e alla postura. Spesso realizzate in gomma e prive di sostegno, queste ciabatte estive possono provocare dolore al tallone, infiammazioni, deformazioni delle dita e persino infezioni. Vediamo quali sono i principali rischi legati all’uso prolungato delle infradito e quali modelli scegliere per non danneggiare la salute dei piedi.
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Parola agli esperti

Il primo problema delle infradito economiche e piatte è la mancanza di drop, ovvero l’assenza di differenza tra tallone e avampiede. A differenza delle scarpe da ginnastica, che hanno una suola di circa 10 mm di dislivello, le infradito sono completamente piatte. Con l’uso, il tacco si consuma e il tallone si abbassa ulteriormente, aumentando il carico su tallone e fascia plantare. “Questo stress può causare tallodinia, fascite plantare e metatarsalgia”, spiega al Fatto Quotidiano il podologo Marco Magalini. Anche i polpacci e la schiena possono risentire della postura scorretta, soprattutto se si passa direttamente dalle scarpe primaverili più strutturate alle infradito. Il risultato? Dolori plantari, affaticamento e infiammazioni che, nei casi più seri, richiedono fisioterapia o stretching specifico. Infine, le infradito prive di plantare e supporto laterale generano sfregamenti costanti, causando calli, vesciche e irritazioni. Le ferite aperte, come le vesciche scoppiate, sono un accesso diretto per batteri, funghi e virus (come le verruche plantari o il piede d’atleta).

Come scegliere le infradito giuste

Non tutte le infradito fanno male. Alcuni modelli, se scelti con attenzione, possono essere indossati per brevi tratti e in momenti di relax. Ecco cosa controllare prima dell’acquisto:
– Materiali naturali o ben tollerati: cuoio, caucciù (se non si è allergici), legno, cocco, paglia;
– Plantare sagomato: che segua l’arco plantare e ammortizzi i passi;
– Tacco leggermente rialzato: almeno 1–2 cm per ridurre lo stress sul tallone;
– Buona qualità: le infradito economiche si usurano facilmente, peggiorando postura e appoggio.
“Meglio ancora optare per sandali con cinturino e suola ergonomica se si deve camminare a lungo”, conclude il dottor Magalini.

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