Una nuova ondata di missili iraniani ha colpito Israele all’alba, provocando gravi danni in diverse aree del Paese. Il caso più critico riguarda l’ospedale Soroka di Beer Sheva, centrato da un colpo diretto: l’edificio ha riportato danni strutturali e i soccorritori segnalano il rischio di crolli. A Tel Aviv, Holon e Ramat Gan diversi missili hanno colpito edifici civili causando feriti. Intanto l’Idf rivendica un attacco contro il reattore nucleare iraniano di Arak. Secondo Bloomberg, la Casa Bianca starebbe valutando un’azione militare nei prossimi giorni, con lo schieramento già pronto sul terreno.

14.50 Fumo dal reattore
L’Aiea, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, ha confermato con un post su X che il reattore di ricerca ad acqua pesante di Arak, o Khondab, “è stato colpito”. Nel post, l’Aiea precisa che il reattore era “in costruzione” per cui “non era operativo e non conteneva materiale nucleare, quindi non si sono verificati effetti radiologici”.
14.40 “Non può continuare a esistere”
La Guida suprema iraniana Ali Khamenei “non può essere autorizzato a continuare a esistere”: lo ha dichiarato il ministro della Difesa israeliano Israel Katz a Holon, un sobborgo di Tel Aviv colpito questa mattina da un attacco missilistico iraniano.
“Khamenei dichiara apertamente di voler distruggere Israele. Considera la distruzione di Israele un obiettivo”, ha detto Katz ai giornalisti nel ;;settimo giorno della guerra con l’Iran lanciata da Israele, e ha aggiunto: “Non può essere autorizzato a continuare a esistere un uomo simile”.
12.30 La Russia contro Giorgia Meloni
La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha condannato le parole della premier Giorgia Meloni su un rovesciamento del regime in Iran sottolineando che una risoluzione dell’Onu vieta “l’intervento negli affari interni” degli altri Paesi. “Ho sempre pensato che lo scenario migliore fosse quello di un oppresso popolo iraniano che riesce a rovesciare il regime,” aveva detto la presidente del Consiglio al termine del vertice del G7 in Canada, rispondendo a una domanda sulla possibilità di un cambio di regime con la forza in Iran.
“Qualcuno – ha scritto Zakharova sul suo canale Telegram – dica al capo del governo italiano che il 21 dicembre 1965, con 109 voti e un’astensione da parte della Gran Bretagna, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite adottò la risoluzione 2131, intitolata ‘Dichiarazione sull’inammissibilità dell’intervento negli affari interni degli Stati e sulla protezione della loro indipendenza e sovranità'”. “Che si vada almeno a leggere, per curiosità, come votò l’Italia allora”, ha concluso Zakharova. Chiaro il riferimento alle parole della premier italiana delle scorse ore.

11.00 “Pronti a usare ogni mezzo”
L’Iran è pronto a rispondere con tutti i mezzi a sua disposizione, “nessuna opzione esclusa”, se gli Usa dovessero affiancare direttamente Israele negli attacchi al Paese. Lo ha ribadito in queste ore il viceministro degli Esteri di Teheran, Kazem Gharibabadi, citato dai media ufficiali e ripreso da Iran International, canale d’informazione legato all’opposizione all’estero con base a Londra. Nel caso non avremmo “alternativa se non usare tutti i nostri mezzi per impartire una lezione agli aggressori”, ha avvertito Gharibabadi, aggiungendo che “la nostra raccomandazione agli Stati Uniti è di starne fuori, se non vogliono fermare l’aggressione d’Israele”.
10.14 Il Cremlino tuona contro gli Usa
Secondo fonti israeliane, alcuni aerei F-22 Raptor della Us Air Force, la flotta aerea americana, si starebbero dirigendo verso la base di Al-Sulti in Giordania. Una notizia non confermata dagli Usa, ma che ha subito fatto scattare la reazione russa. “Ci sarà una terribile escalation” se gli Stati Uniti interverranno militarmente a fianco di Israele nel conflitto con l’Iran. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov nel corso di un briefing. “Si avrà un’espansione geografica” del conflitto e date le “dichiarazioni provenienti da Teheran” in merito a un eventuale ruolo americano nella guerra ci “sarà un’altra terribile escalation”, ha detto Peskov ai giornalisti.
8.42 Attacco al reattore
I media iraniani riferiscono che i caccia israeliani hanno attaccato il reattore di Arak. Nella notte l’Idf aveva diffuso un messaggio in farsi avvertendo la popolazione di spostarsi dall’area perchè sarebbe stata colpita.

07.50 Evacuato l’ospedale
In seguito all’impatto diretto di un missile balistico lanciato dall’Iran sull’ospedale Soroka a Beer Sheva, si sospetta una fuoriuscita di sostanze pericolose al piano superiore dell’edificio e la polizia ha iniziato a evacuare e allontanare le persone dalla zona.

07:04 – Colpito l’ospedale Soroka di Beer Sheva
Un missile lanciato dall’Iran ha colpito direttamente il grande ospedale Soroka di Beer Sheva, nel sud di Israele. Secondo un portavoce della struttura, ci sono danni gravi in diverse aree dell’edificio e si sta valutando la presenza di feriti. Il ministero degli Esteri ha chiesto alla popolazione di non recarsi in ospedale.
06:58 – Ondata di missili balistici su Tel Aviv e Holon
Una ventina di missili balistici sono stati lanciati questa mattina dall’Iran contro il centro di Israele. Alcuni hanno colpito edifici a Tel Aviv, Holon e Ramat Gan. Il servizio di soccorso Magen David Adom riferisce di diversi feriti sul posto. Le sirene sono risuonate in tutto il Paese.

06:47 – Israele attacca il reattore nucleare di Arak
Secondo la tv di Stato iraniana, Israele ha colpito il reattore ad acqua pesante di Arak, già evacuato per precauzione. Le autorità iraniane sostengono che “non ci sono rischi di radiazioni”. L’attacco era stato annunciato su X dall’Idf, che aveva invitato i civili ad abbandonare l’area.
06:44 – Esplosioni a Gerusalemme e Tel Aviv, sirene in tutto il Paese
Violente esplosioni sono state udite dai giornalisti dell’AFP a Tel Aviv e Gerusalemme, dove le sirene di allarme sono risuonate per tutta la mattinata. Secondo le testimonianze, le deflagrazioni registrate a Gerusalemme intorno alle 7:10 sarebbero state le più forti dall’inizio del conflitto.
06:42 – Primo annuncio del colpo all’ospedale Soroka
“Un colpo diretto è stato segnalato all’ospedale Soroka di Beersheba”, ha scritto il ministero degli Esteri israeliano su X. Il portavoce dell’ospedale ha riferito che si stanno valutando i danni e che l’accesso è interdetto. L’episodio ha suscitato forti reazioni in tutto il Paese.