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Paolo ucciso in strada, sotto gli occhi dei passanti: l’orrore in Italia, tutto in pochi istanti

Pubblicato: 19/06/2025 09:28

Avola, in provincia di Siracusa, è stata scossa da un violento fatto di sangue che ha colpito il cuore della città. A perdere la vita è stato Paolo Zuppardo, 48 anni, raggiunto da diversi colpi d’arma da fuoco in pieno centro urbano, nella zona nota come “24 metri”, un’area frequentata da giovani e famiglie.

Secondo una prima ricostruzione, l’agguato sarebbe iniziato con un inseguimento in auto, preceduto da un incidente stradale dalle dinamiche ancora in fase di chiarimento. Zuppardo era alla guida della propria vettura quando è stato presumibilmente speronato da un altro mezzo. Ha tentato la fuga, ma i suoi inseguitori non gli hanno lasciato scampo.

I killer, almeno due uomini armati, sarebbero riusciti a intercettarlo dopo poche centinaia di metri, bloccandogli la strada e aprendo il fuoco. Zuppardo è rimasto gravemente ferito. A nulla è valso il tentativo di alcuni passanti di prestargli soccorso: il 48enne è stato trasportato in ospedale, dove è deceduto nel corso della notte a causa delle gravi ferite riportate.

Pochi minuti dopo la sparatoria, la zona si è riempita di testimoni, residenti e curiosi. Alcuni presenti hanno ripreso la scena con i propri cellulari: un video circolato in rete mostra i secondi successivi all’agguato, tra urla, panico e i tentativi di soccorrere l’uomo riverso sull’asfalto.

Paolo Zuppardo era un nome già noto agli inquirenti. Negli anni era stato coinvolto in diverse inchieste giudiziarie, tra cui l’operazione “Eclipse”, che ipotizzava un suo ruolo in attività legate al traffico di droga e tentata estorsione. Era inoltre indagato per minacce nei confronti del giornalista Paolo Borrometi, sotto scorta per motivi legati al suo lavoro, e per intimidazioni all’ex sindaco e attuale deputato Luca Cannata.

L’episodio ha riacceso l’attenzione sull’escalation di violenza in alcune aree del territorio siracusano. La Procura di Siracusa ha aperto un fascicolo per omicidio premeditato, affidando le indagini agli uomini del commissariato di Avola, che stanno lavorando per ricostruire esattamente l’accaduto.

Le forze dell’ordine, che mantengono uno stretto riserbo investigativo, avrebbero già individuato due possibili sospettati. Gli inquirenti non escludono alcuna pista, ma l’ipotesi più accreditata sembra legata a vecchi regolamenti di conti nel contesto della criminalità locale.

La comunità di Avola, ancora sotto shock, si interroga sul clima di insicurezza crescente e sul rischio che episodi di questa gravità possano ripetersi. Le autorità locali hanno espresso cordoglio per la vittima e assicurato massimo impegno per riportare la calma e fare piena luce su un omicidio tanto efferato quanto clamoroso.

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