
È tornato a vedere la luce, almeno in parte, il relitto del superyacht Bayesian, affondato nel mare di Porticello lo scorso agosto. Dopo mesi di attesa e preparativi, lo scafo blu del lussuoso yacht appartenuto al magnate americano Mike Lynch è stato riportato in superficie grazie a un’operazione di sollevamento straordinaria. L’intervento, ancora in corso, è condotto dal consorzio britannico Tmc Marine e supportato da una complessa macchina logistica, con mezzi specializzati giunti appositamente dall’Olanda.
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Sollevato parzialmente il relitto dello yacht
Il Bayesian, adagiato per mesi a una profondità di 49 metri, è stato parzialmente riportato a galla tra le due chiatte Hebo Lift 10 e Hebo Lift 2, entrambe dotate di gru ad alta capacità. Lo yacht, privo del suo albero maestro alto 72 metri, tagliato nei giorni scorsi con strumenti di precisione, resta per ora sospeso tra acqua e aria, in attesa della fase finale del recupero.
Le imbracature che sorreggono lo scafo sono state ulteriormente rinforzate dagli operatori prima del sollevamento completo, previsto tra oggi e domani, 21 giugno. Le manovre sono costantemente monitorate dalla Guardia costiera, che supervisiona l’intera operazione dalla costa e dal mare. Il relitto resta visibile anche da terra, attirando l’attenzione di curiosi e residenti.

Operazioni anticipate rispetto al cronoprogramma
L’intervento di recupero ha registrato un’accelerazione inaspettata rispetto al programma inizialmente definito. Solo pochi giorni fa, il 18 giugno, una riunione operativa nella caserma della Guardia costiera di Palermo aveva delineato il cronoprogramma delle attività. Ma già dalla giornata successiva i lavori hanno subito un’accelerazione significativa.
«Il complesso lavoro di recupero in sicurezza della Bayesian – ha spiegato Marcus Cave, responsabile dell’Architettura navale e direttore di Tmc Marine – è stato portato avanti rapidamente la scorsa settimana». Una dichiarazione che conferma l’efficienza dell’intervento e la delicatezza delle fasi già concluse.
L’albero maestro tagliato con precisione millimetrica
Uno dei momenti più delicati dell’operazione ha riguardato la rimozione dell’albero maestro, alto 72 metri. L’intervento, portato a termine il 19 giugno, è stato realizzato con un utensile da taglio a filo diamantato, gestito a distanza. Una tecnica sofisticata, necessaria per evitare danni ulteriori allo scafo e garantire la stabilità del relitto durante le fasi successive.
L’albero maestro è stato poi adagiato sul fiondale, una piattaforma di appoggio temporanea in mare, in attesa di essere recuperato in un secondo momento. Grazie a questo passaggio, lo yacht ha potuto sistemarsi in posizione ottimale per il sollevamento tramite imbracature rinforzate, preparate per sostenere l’enorme peso del relitto.

Verso Termini Imerese per il trasferimento definitivo
Una volta completate le operazioni in mare, il superyacht Bayesian sarà trasportato nel porto di Termini Imerese, dove l’arrivo è previsto per lunedì 23 giugno. In quella sede, lo scafo sarà collocato su una struttura in acciaio appositamente realizzata in banchina. Sarà questo il primo passo verso una possibile perizia tecnica, necessaria per comprendere con precisione le cause dell’affondamento.
Il relitto del Bayesian, oggi simbolo silenzioso di una tragedia, porta con sé il ricordo dell’incidente che costò la vita a sette persone, tra cui il proprietario Mike Lynch. Il recupero dello scafo, oltre a essere un’operazione tecnica di grande complessità, rappresenta anche un passaggio fondamentale per far luce su quanto accaduto e per restituire dignità ai familiari delle vittime.
Una manovra che guarda anche all’ambiente
Le operazioni di recupero sono state pianificate nel massimo rispetto delle normative ambientali, con controlli accurati sui materiali dispersi in mare e una particolare attenzione alla protezione del fondale marino. La permanenza del relitto per quasi un anno a 49 metri di profondità aveva sollevato interrogativi sulla sicurezza ambientale dell’area, e proprio per questo il ritorno in superficie del Bayesian rappresenta un risultato importante anche dal punto di vista ecologico.
I prossimi giorni saranno decisivi per chiudere il primo capitolo di questa vicenda, ma la Bayesian, oggi sospesa tra mare e cielo, è già tornata a essere visibile. Non più come simbolo del lusso, ma come testimonianza concreta di un naufragio che ancora cerca risposte.