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Bologna, 7mila metalmeccanici invadono la tangenziale: traffico in tilt e raffica di denunce

Pubblicato: 20/06/2025 13:35

Mattinata ad alta tensione quando oltre 7mila metalmeccanici hanno paralizzato un tratto di tangenziale per chiedere con forza il rinnovo del contratto nazionale di lavoro. Un blitz imprevisto, durato circa mezz’ora, che ha mandato in tilt la viabilità e innescato un braccio di ferro con la Questura, pronta ora a procedere con denunce penali.

Il corteo parte dal Parco Nord, poi la svolta a sorpresa

I fatti sono accaduti a Bologna. Secondo quanto ricostruito dalla Questura, il raduno dei manifestanti era autorizzato al Parco Nord, con un percorso cittadino definito e concordato. Ma i lavoratori, sostenuti dai sindacati di categoria, hanno improvvisamente deviato verso l’ingresso 7 della tangenziale, in direzione San Lazzaro di Savena, occupando la carreggiata e bloccando di fatto la circolazione.

Tra gli automobilisti e i camionisti costretti a deviare, non sono mancati segni di solidarietà: in molti hanno suonato i clacson in segno di sostegno ai manifestanti. La Questura ha precisato subito che “non esisteva alcuna autorizzazione per lo stop in tangenziale“, confermando di aver attivato le procedure per le denunce: una misura prevista anche dalle nuove regole del Decreto Sicurezza in materia di blocchi stradali.

Organizzatori e forze dell’ordine ai ferri corti

Gli organizzatori, dal canto loro, al megafono hanno rivendicato di aver “concordato la sfilata in tangenziale“, dichiarando pubblicamente: “La tangenziale ce la prenderemo noi2. Una versione seccamente smentita dalla Questura, che in una nota ufficiale ha ribadito: “Le prescrizioni concordate sono state disattese, generando un blocco della circolazione non autorizzato“.

Le forze dell’ordine, presenti con reparti inquadrati lungo il percorso, hanno scelto di evitare cariche e respingimenti per non creare situazioni di pericolo in un tratto di strada strategico per il traffico cittadino. Dopo mezz’ora di tensione e trattative, i manifestanti hanno lasciato la tangenziale, che è stata riaperta gradualmente al traffico.

Verso altre proteste

Il segnale lanciato dai metalmeccanici è forte: senza un accordo sul contratto nazionale, la mobilitazione potrebbe continuare con azioni ancora più eclatanti. Intanto, la Questura ha fatto sapere che le indagini per identificare i promotori del blocco sono già in corso e che seguiranno provvedimenti penali.

Per Bologna, un altro blocco stradale simbolo di tensione sociale in un momento in cui le vertenze contrattuali tornano ad agitare il mondo del lavoro. E sullo sfondo resta una domanda: fin dove si spingeranno i sindacati per ottenere risposte?

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