Vai al contenuto

Crosetto scuote l’Alleanza Atlantica: “La Nato non ha più ragione di esistere”

Pubblicato: 20/06/2025 16:40

Una dichiarazione improvvisa e sorprendente, che si staglia in uno scenario internazionale già saturo di tensioni. Il ministro della Difesa Guido Crosetto, con parole nette e senza fronoli, ha messo in discussione l’utilità della Nato, ventilando un futuro dove l’Alleanza Atlantica potrebbe diventare “qualcosa di completamente diverso“.

Verso un nuovo ordine globale

Il ragionamento del ministro tocca il cuore della crisi d’identità dell’Occidente: “Una volta Stati Uniti ed Europa erano il centro. Oggi c’è tutto il resto del mondo con cui va costruito un rapporto”, ha osservato Crosetto, spiegando che la Nato nasceva per garantire pace e mutua difesa, mentre ora il rischio è di restare ancorati a un modello superato.

L’alternativa? Un’organizzazione che parli davvero con il Sud del mondo, capace di incidere su regole condivise e sicurezza globale. In caso contrario, ammonisce il ministro, “non raggiungeremo l’obiettivo di avere sicurezza all’interno di regole che valgano per tutti“.

Basi Usa: nessuna richiesta da Washington

Crosetto ha poi voluto spegnere sul nascere le speculazioni circa un possibile coinvolgimento diretto dell’Italia in scenari di guerra. “Nessuna richiesta di utilizzo straordinario delle basi americane presenti in Italia è pervenuta dagli Stati Uniti”, ha chiarito, ribadendo che ogni eventuale impiego fuori dai casi previsti sarebbe disciplinato da una convenzione già in vigore.

“È inutile parlare di una cosa che non esiste“, ha aggiunto, rassicurando sulla piena trasparenza del suo ministero verso il Parlamento. Anche se alcuni si chiedono cosa succederebbe se Donald Trump dovesse chiamare per chiedere la disponibilità delle basi Usa ubicate in Italia. Ma per ora non lo ha fatto, e tutti al governo si augurano che la situazione non cambi

Il timore di escalation

Sul timore di un’escalation bellica che possa trascinare Roma in prima linea, il ministro ha voluto chiudere la porta all’allarmismo: “L’Italia non deve preoccuparsi, io sì perché ho la responsabilità della Difesa”. Un monito che suona anche come una riflessione amara: “Il mondo di oggi è più complicato di quello di quattro o cinque anni fa”.

Almeno per ora, la priorità resta evitare un coinvolgimento diretto nei conflitti che agitano la scacchiera internazionale. Parole che segnano una presa di posizione: tra nostalgia atlantica e nuove sfide globali, per l’Italia è tempo di ripensare alleanze, ruoli e pesi specifici. Anche a costo di dire, senza ipocrisie, che la vecchia Nato potrebbe non bastare più.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure